Chi ha detto che d’inverno l’orto è morto? Nient’affatto, esistono ortaggi capaci di sopportare il freddo e alcuni sono in grado di crescere persino sotto la neve. Tutte queste verdure, che crescono bene nei mesi freddi sono state per secoli fondamentali nell’alimentazione e nelle tradizioni gastronomiche italiane, poi il loro consumo ha visto un declino. Oggi, grazie anche alle attenzioni dedicate dai grandi chef superstar ai cavoli di ogni tipo, conoscono una crescita nei consumi degli Italiani.
Diciamolo subito, se vi lascia dubbiosi l’odore rilasciato durante la cottura, va detto subito che una cottura breve, al vapore, in tegame a coperchio chiuso o saltata in padella antiaderente con un filo di olio extravergine di oliva, riduce nettamente il fenomeno e mantiene quasi intatte le proprietà di questi ortaggi.
Inoltre hanno molto da dare: siamo abituati a pensare all’importanza dell’assunzione di vitamina C grazie agli agrumi, ma questa vitamina è presente anche in molti ortaggi tra cui cavoli, broccoli, cavolfiore, verza, cavolini di Bruxelles, rapa e cime di rapa, senape, ravanello, rucola e rafano.
Unitamente a uno stile di vita sano, il consumo di almeno cavoli due o tre volte alla settimana è una buona abitudine che regala piacere. Perché le ricette a base di cavoli, verze, cavolfiori e altre Brassicacee sono tante e squisite: zuppe e contorni, ripieni per pasta e carni, tortini e persino dolcetti… I Kapustníky sono dolcetti al forno tipici della cucina slovacca, ripieni di cavolo nero stufato con zucchero e miele: ottimi e nutrienti. E sfidate amici e familiari a capire qual è il ripieno di questi dolcetti… Non lo indovineranno mai!
Cavoli? Coltiviamoli sul balcone! – Il consiglio di Viridea
Coltivare i cavoli è abbastanza semplice anche in balcone. In vasi e cassette conviene scegliere il cavolo nero dalle grandi foglie bollose, che si sviluppa rapidamente e non teme il freddo. Ottimi in vaso anche i broccoli da foglia e i cavolini di Bruxelles; il contenitore deve essere ampio e profondo ed è consigliabile usare il terriccio biologico e il concime bio, per ottenere un prodotto genuino e sano.- Chi ama i cavolfiori può sperimentare varietà insolite come il romanesco con testa a piramide (dal sapore più delicato di quello tradizionale), il cavolfiore arancione e quello viola. Le piantine si collocano in terra a fine estate per raccogliere tra l’autunno e l’inverno oppure a fine inverno per un raccolto prima del periodo caldo. Un semplice sistema di irrigazione a goccia sarà utile per fornire alle piantine un’adeguata e regolare irrigazione durante le fasi di sviluppo, quando la richiesta idrica è elevata.