Alberi da frutto tagliati, un gesto da poco? Non proprio. Il frutto del bergamotto, simile ad un limone ma in cui sono stati ritrovati 350 diversi componenti chimici, è un piccolo gioiello: la sua essenza è sempre più richiesta in tutto il mondo, e non solo dall’industria dei profumi e da quella della pasticceria. Di recente stanno emergendo utilizzi del bergamotto anche legati alla salute, in particolare per i suoi benefici a favore del cuore e contro il colesterolo.
L’antico e profumatissimo agrume però viene prodotto per il 90% solo in un piccolo fazzoletto di terra, un centinaio di chilometri nella provincia di Reggio Calabria graziato da un particolare microclima: 1500 ettari di agrumeti che forniscono mediamente 200 mila chili di bergamotto all’anno. Un preziosissimo patrimonio agricolo e culturale del Belpaese che deve essere protetto e difeso, e in cui la mafia non può allignare.
Secondo Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, è dunque fondamentale dare un segnale importante contro la paura e la pesante oppressione delle organizzazioni criminali: “Sradicare oggi questa zizzania è un imperativo” – dichiara Molinaro, “Il bergamotto sarà sicuramente ripiantato e ogni pianta messa a dimora porti il nome di ognuno dei 409 comuni calabresi, quante sono le piante tagliate: un segno immediato e una visibile azione di contrasto, ma anche di speranza, di tutta la regione”.