Per la sicurezza dei cittadini i Comuni di Santa, Rapallo, Chiavari e Sestri Levante hanno chiuso i parchi pubblici fino al 20 gennaio mentre il vento ha abbattuto querce secolari e pini in Maremma. A Grosseto, in città, sono cadute piante in pieno centro abitato: alcune vie sono state interdette al traffico. Molti i rami pericolanti. La bora a Trieste registra raffiche da 140 km/h. Vento forte anche in Toscana: il grecale ha raggiunto i 110km/h nel Fiorentino. Neve anche sui rilievi appenninici ed intorno a Firenze.
Le basse temperature hanno costretto il Comune di Genova ha chiudere la fontana di piazza De Ferrari, uno dei simboli cittadini poiché gli spruzzi spinti a terra dal vento hanno creato una lastra di ghiaccio sulla piazza. Al lavoro 300 tecnici Enel nelle Marche per i forti i guasti alla rete elettrica causati principalmente dalla formazione di manicotti di ghiaccio intorno ai conduttori e dalla caduta di alberi ad alto fusto situati al di fuori della fascia di rispetto della distanza dalla linea elettrica. A Chieti il sindaco fa un appello chiedendo ai cittadini di non camminare sotto gli alberi, che in questo momento possono rappresentare un pericolo perché molti ormai in situazioni critiche.
Se il Centro e il Sud lottano contro la gelida imprevista coltre bianca, il Nord soffre una siccità anomala che mette a rischio le coltivazioni. Piogge quasi azzerate in Piemonte, Val d’Aosta e Friuli Venezia Giulia. In Liguria gennaio ha segnato il 79,4% di acqua in meno. In Veneto – segnala la Coldiretti – l’assenza di precipitazioni mette in pericolo i raccolti di radicchio a marchio Igp, oltre agli altri ortaggi invernali, dai cavolfiori alle verze, fino ai broccoli.