L’idea di fondo è rinnovare l’immagine del giardino dando allo spazio esterno curato dall’uomo un ruolo contemporaneo, attivo e vivo, svecchiandolo dall’idea di un costo inutile, per tornare a considerarlo una risorsa di pregio e vanto d’eccellenza.
“Anticamente – spiega la Wade – i giardini erano luoghi dove venivano organizzati concerti, teatro, feste e dove venivano curati spettacolari giochi d’acqua e fioriture. I giardini erano popolati da attori, danzatori, musicisti e da un esercito di creativi”. Per andare nuovamente in questa direzione,“nei Grandi Giardini Italiani si organizzano più di 700 eventi l’anno, ognuno dei quali nasce dalla vena creativa delle proprietà e delle loro équipes: c’è una regia, c’è un calendario di eventi. I giardini sono tornati nel baricentro della vita culturale del nostro Paese.”
I nuovi giardini da poco entrati nel circuito – Villa Parravicini Revel (Como), Parco Sola Cabiati (Gorgonzola, MI), Parco di Villa Annoni (Cuggiono, MI), Villa Grock (Imperia), Parco di Villa Ormond (Sanremo, IM), Parco delle Terme di Levico (Levico Terme, TN), Giardino della Rosa (Ronzone, TN), Casa Cuseni (Taormina, ME) – potranno avvalersi da ora in poi dell’opera di comunicazione e promozione del network aderendo ai precisi criteri di fruibilità turistica: offrire interesse storico e botanico, vantare un alto livello di manutenzione ed essere aperti al pubblico almeno qualche giorno alla settimana.
Pronti a segnare i vostri giardini preferiti in agenda? 😉