Il fascino del mondo del vino sta rafforzando il suo richiamo ben oltre i confini del Belpaese. Secondo uno studio dell’agenzia di comunicazione Klaus Davi & Co. una laureata straniera su due sogna di venire a fare un’esperienza in Italia nel settore del vino. E non si parla solo di competenze facilmente associabili al gentil sesso, ma anche di impresa e impegno sulla parte produttiva che si svolge direttamente a contatto con le piante, tra i filari della vigna, oppure specializzazioni come guida alla scoperta di cantine e vigneti lungo le Strade del Vino o nello sviluppo di strumenti legati al mondo virtuale.
La ricerca Klaus Davi ha interessato oltre 1.500 laureate di Inghilterra, Francia, Spagna, Stati Uniti, Paesi Bassi e Germania: il 49% di loro vuole diventare viticoltrice. A sorpresa nelle aspirazioni delle preparate ragazze straniere, questo desiderio ha addirittura superato in percentuale il sogno di diventare chef o stiliste di moda. L’interesse per una professione legata al mondo dell’uva attira soprattutto le laureate in Inghilterra (44%), in Nord America (39%) e in Germania (34%), con una grande richiesta di corsi.
La specializzazione più desiderata è quella del sommelier o degustatore di vini (29%), ma anche la pigiatura esercita fascino (25%) come anche il potatore di vigne (21%). Ma oltre a quelle tradizionali, si fanno strada nuove professioni che ampliano il settore, legandolo al turismo e/o al mondo digitale. Per esempio individuando nuovi ruoli come l’accompagnatore enoturistico, che organizza eventi e degustazioni nelle cantine, accompagnando gruppi lungo le tappe delle Strade del vino, oppure il social media manager in grado di creare app, siti e pagine social per enoteche online. Non mancano aspirazioni imprenditoriali: 18% delle laureate straniere vorrebbe frequentare in Italia un master in Wine Management per dirigere una propria cantina.