Fiori e Foglie

Maltempo, alberi che cadono e vanno sul tg

Cade il ramo di un albero in centro a Roma, in Via Cola di Rienzo: ferito gravemente ieri, lunedì 26 giugno, un uomo di 68 anni e danneggiate due auto. La notizia va sui tg e si alza la solita voce: “Ecco, bisognava potare di più!”. Ma prendere in mano la motosega, confermano ogni giorno gli arboricoltori professionisti, non è la risposta. Gli alberi in città cadono o cadono grossi rami perché c’è un problema alla base: non ce ne prendiamo cura nel modo corretto. Se ne è parlato a Pistoia in occasione di Vestire il Paesaggio 2017, ed ecco cosa hanno detto gli esperti…

Gli alberi piantati nelle nostre città non sono come quelli che vivono nei boschi. Mentre a quelli pensa la natura, gli “alberi cittadini” hanno bisogno di cure perché crescono in un contesto ostile e innaturale, tra marciapiedi che stritolano il colletto, servizi sotterranei che lasciano poco spazio alle radici, fili elettrici tra i rami, impossibilità di allargare la chioma, acqua ridotta al minimo a causa del suolo compattato, smog a profusione, ferite al tronco create quando si parcheggiano le auto.

Al Convegno di Vestire il Paesaggio (11-17 giugno), evento dedicato alla cultura del verde da poco conclusosi a Pistoia, Ciro Degl’Innocenti, dell’Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini, ha sottolineato la necessità di programmare il rinnovo delle alberate cittadine, ormai annose e compromesse, il cui turn over dovrebbe passare dai 60 ai 40 anni, soprattutto per quelle poste in condizioni particolarmente difficili come gli incroci. Alberi alle cui radici, al tempo della messa a dimora, non è stato fornito lo spazio vitale, spesso pesantemente danneggiate negli ultimi anni dai cantieri per il cablaggio con la fibra ottica.

E Roberto Diolaiti del Settore Ambiente ed Energia del Comune di Bologna, durante lo stesso convegno, è intervenuto rincarando la dose: occorre cambiare il modo di piantare gli alberi di città. Serve che abbiano maggiore distanza tra loro e che, al momento di progettare i viali, agli alberi vengano destinati spazi che ne permettano il pieno sviluppo senza costringere i comuni a potarli in forma obbligata, operazione che stressa la pianta, la indebolisce – mettendo a rischio vite umane – e rovina il suo portamento naturale.

Per evitare incidenti con gli alberi nell’ambito urbano occorre dunque che le amministrazioni si prendano carico della manutenzione di questi giganti vegetali dedicando ad essa il budget adeguato (che gli alberi restituiranno per tutta la durata della loro vita ai cittadini, sotto forma di ombra fresca, ossigeno e filtrazione dell’acqua), utilizzando professionisti certificati, e aggiornando il loro modo di gestire il verde.

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