Fiori e Foglie

Torna in vendita la villa di Pinocchio con il suo Giardino storico

La casa che ha visto nascere, nella mente e nella penna del suo autore, il personaggio di Pinocchio, torna in vendita. L’annuncio è comparso a inizio giugno su Mansionglobal.com, sito immobiliare internazionale che vende case di lusso, con la descrizione di tutte le caratteristiche di Villa Garzoni, in provincia di Pistoia, in Toscana: l’operazione comprende non solo la villa ma anche il giardino storico di epoca tardo-barocca che Carlo Collodi, ideatore del burattino più famoso del mondo, ammirava durante l’infanzia dalle finestre, mentre suo padre ci lavorava come giardiniere.

Il complesso monumentale viene proposto al futuro acquirente come hotel di lusso oppure come residenza di pregio. Non è la prima volta: Villa Garzoni viene spesso riproposta sul mercato da alcuni anni. La dimora del resto, detta “Villa dalle Cento Finestre”, conta 38 camere e 30 bagni e a lei si annettono il palazzo, il giardino, il ristorante, il bagno termale e l’azienda agricola con 30 acri di terra dove crescono boschi e ulivi. Dal 2007 a tutto questo si aggiunge la Casa della Farfalle, una serra tropicale che ne ospita centinaia.

  

Certo, 19 milioni di euro non sono spiccioli, ma all’occhio di un ricco straniero una villa italiana potrebbe fare non poca gola. Praticamente è come acquistare un pezzo di storia.

  

Quello che colpisce è la manifesta incapacità del nostro paese di fare quadrato intorno ai propri beni culturali e paesistici che valorizzano così peculiarmente il territorio italiano. Molti paesi darebbero qualsiasi cosa per possedere dimore storiche come Villa Garzoni con il suo meraviglioso Giardino a Terrazze, il suo Teatro di Verzura, il suo Labirinto, le sue Statue, le sue splendide Scalinate e le sue Fontane: basta vedere cosa riesce a fare la Francia con i suoi Castelli della Loira, diventati un circuito turistico di enorme richiamo e successo.

Invece il Belpaese svende i suoi tesori senza troppi pensieri, nel silenzio complice dello Stato, dei suoi enti e delle sue regioni (ma non della Provincia, che la mostra con orgoglio ai giornalisti stranieri) che pure di Pinocchio hanno fatto un marchio noto in tutto il mondo. Come se la cultura e la storia di un paese fossero una merce qualunque, che al pari di ogni altra può essere ceduta al miglior offerente, come se sul valore di questo giardino storico non pesasse il diritto di godimento di tutti gli italiani. Come se proprio non fosse un Patrimonio italiano.

Dovranno dunque essere le mani attente di facoltosi russi, arabi o cinesi a prendersi cura in un futuro prossimo di Villa Garzoni e del suo prezioso Giardino storico da poco restaurato. Forse è il caso di affrettarsi a visitare questo gioiello a Collodi, intanto che è ancora possibile.

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