Grazie ai tetti verdi si recupera l’acqua piovana: secondo Legambiente i cosiddetti “giardini pensili” in città e nei condomini sono un ottimo strumento contro la crisi idrica che sta facendo sentire più che mai il suo arido “morso” al Belpaese. Come mai i tetti verdi possono aiutarci? Legambiente sottolinea che queste superfici, se gestite a verde, possono dare anche un contributo fondamentale per la gestione degli eventi meteorici estremi.
Grazie alle coperture verdi di case, condomini, capannoni ed edifici, le piogge sempre più intense conseguenti al cambiamento climatico non vengono subito scaricate a valle gonfiando i torrenti, ma vengono in parte ‘raccolte’, accumulate e restituite lentamente. Oltre a garantire un buon isolamento termico degli edifici, quindi, le coperture verdi possono contribuire a modificare la risposta idrologica delle zone urbane.
Tra gli altri consigli, l’associazione ambientalista ribadisce l’urgenza di fermare il selvaggio consumo di suolo e di ripensare ad una pianificazione territoriale e urbanistica più sostenibile applicando le tecniche e i materiali che permettano uno sviluppo urbano che garantisca la permeabilità delle superfici e favorisca la laminazione delle acque.
Legambiente sottolinea l’importanza per i condomini 2.0 di recuperare e riutilizzare le acque grigie (quelle che provengono da lavabi e docce) depurate e le acque reflue per usi non potabili e sostiene che è necessario inserire il tema del risparmio idrico nei regolamenti edilizi, in modo che si possano adottare soluzioni a sistema contro lo spreco idrico nelle aree urbane.