Fiori e Foglie

Specie autoctone e coltivatori custodi della Toscana in una App

Ogni regione italiana può vantare un patrimonio unico, legato al proprio territorio. Oltre usi e costumi, infatti, le regioni italiane si distinguono per flora e fauna tipici, che si sono sviluppati in armonia con la storia e le trasformazioni subite nel tempo proprio da quella specifica zona del pianeta. Mettere in luce questo patrimonio è lo scopo della nuova App ‘Agrodiversità toscana’ che consente, con il semplice uso del cellulare, di scoprire e consultare il ricco parterre toscano di fauna e flora autoctone composto da ben 871 elementi, tra varietà di frutta, fiori, ortaggi, cereali, foraggi e di razze animali della Toscana, preservati per il Belpaese dai coltivatori-custodi.

Non si tratta dunque di un semplice gruppo di schede. Ogni “prodotto” tipico contiene contiene, all’interno dell’applicazione mobile, anche i puntuali riferimenti ai coltivatori custodi – figure che con il loro lavoro si sono incaricate di preservare specie, varietà e razze di interesse scientifico, botanico, turistico ed enogastronomico – con cui è così possibile entrare in contatto, oltre ad elencare le relative aree di produzione.

La App inoltre evidenzia specie e razze autoctone a rischio scomparsa che, in alcuni casi, devono la loro sopravvivenza a pochissimi esemplari (anche uno solo!): tanto per capirsi, nell’elenco delle specie di ciliegio, su 42, ben 41 sono considerate a rischio. Ogni varietà ha allegato un file di approfondimento in versione .pdf, immediatamente scaricabile sul telefono.

Agrodiversità toscana si presenta dunque come un’applicazione estremamente semplice, che però dovrebbe esistere per ogni regione italiana. Realizzata dall’ente Terre regionali toscane con la collaborazione della software house fiorentina Lenis, la App è disponibile gratuitamente e scaricabile da Play Store e Apple Store per sistemi Ios e per Android.

La pagina web dedicata alla App Agrodiversità Toscana

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