Ottime per la salute, e da sempre parte della tradizione del Meridione. Sono loro, le cime di rapa, e in particolare le loro infiorescenze ancora in boccio e le foglie appena spuntate – i mitici “friarielli” – l’ingrediente vegetale principale della pizza anti-cancro elaborata dall’Istituto nazionale dei Tumori Fondazione Pascale di Napoli.
Del resto il potenziale salutare delle verdure della famiglia dei cavoli (Brassicacee) è noto da tempo. Esaltare la cima di rapa in un piatto di origine popolare, diventato simbolo di “italianità” nel mondo, è sicuramente un ottimo modo per stimolare in grandi e piccoli il consumo di questo gustoso ortaggio che può fornirci acido folico e glucosinalati. Ottima nell’alimentazione come prevenzione contro i tumori – in particolare quelli che attaccano l’apparato digestivo e il colon, la cima di rapa va gustata non troppo cotta per preservarne i benefici, utilizzando solo le parti tenere.
Al nord nell’orto o in un comodo cassone rialzato in giardino, le varietà precoci di questa stuzzicante verdura da foglia dal lunghissimo nome botanico (Brassica rapa subsp. sylvestris var. esculenta) si seminano ai primi di luglio e si cominciano a raccogliere in campo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Si può anche piantare la cima di rapa in una grande fioriera sul balcone: basta assicurarle caldo, un po’ di spazio, acqua e sole, e nel giro di massimo 2 mesi i germogli sono pronti da cogliere. E dopo il primo, altri germogli laterali vengono prodotti dalla pianta per una seconda raccolta.
Un’occasione per coltivare sul balcone la nostra pizza salutare tutta casalinga e garantita 100% bio: che ne dite, ci proviamo??
Il sito web: www.pizzapascalina.it