Mentre i maschietti si trastullano tra macchinine telecomandate, kit da piccolo chimico e ardite costruzioni elettriche, per le femminucce bisogna spesso accontentarsi di passeggini rosa, fornelli plasticosi o kit di make up, raccontando poi favole di irrealistici principi azzurri.
Forse era proprio tempo di accorgersi che, per le donne di questo secolo, occorrono modelli ben diversi, in grado di rispondere a quelle aspirazioni che molte bambine hanno di realizzarsi nella vita anche al di fuori dei ruoli tradizionali, in settori del mondo del lavoro che vedono ai vertici poche presenze femminili, spesso neanche molto riconosciute.
Sembra andare in questa direzione l’idea di una nuova linea di Barbie, come indicano le parole dell’editor in chief del National Geographic magazine Susan Goldberg, che dichiara: “Aiutare le persone a capire il mondo è, ed è sempre stato lo scopo del National Geographic. Grazie alla partnership con Barbie, siamo entusiasti di raggiungere i bambini in un modo nuovo, usando il potere del gioco per ispirare la prossima generazione di esploratrici, scienziate e fotografe“. In sintonia Lisa McKnight, general manager del brand, secondo cui “Barbie permette alle bambine di impersonare nuovi ruoli tramite uno storytelling che dimostra loro che possono diventare qualunque cosa vogliano (…) potendosi immaginare come astrofisiche, biologhe marine e tanto altro”.
La nuova linea di Barbie “evoluta” sarà in vendita in autunno.