Quindi, orto ad aprile sì ma con attenzione, magari coprendo con un tunnel o con campane di plastica trasparente le giovincelle a rischio di “cottura da freddo” 😉 Non a torto la tradizione consiglia i trapianti in pieno campo al nord dopo il 25 aprile!
Ma se fuori il gelo ancora insiste, ostinato?
Se disponiamo di una bella finestra in casa, oppure di una serretta vera e propria, collocate in una zona al riparo dai venti e ben esposte al sole, possiamo anche osare la semina in vasetti, perché il pomodoro in un paio di settimane emergerà dal terriccio umido e crescerà ben protetto durante tutto il mese di aprile, in modo da essere pronto per il trapianto in terra a maggio, quando il clima sarà stabilmente mite.
Per questa operazione di semina protetta, possiamo usare bicchierini di plastica ma anche riciclare i fondi tagliando a metà bottiglie e bottigliette dell’acqua, a cui praticheremo dei fori per lo sgrondo per poi posizionare i nostri “vasetti” in ampi sottovasi. Ottimi anche i portauova di cartone, facendo però attenzione a non bagnarli troppo, perché tendono a sfaldarsi.
Manteniamo le piantine ben irrigate (ma non zuppe) in questa fase delicata, e presto vedremo nascere i sospirati germogli: il sole, già ben presente di questo momento della stagione, eviterà che le piantine possano “filare” troppo (ovvero allungarsi alla ricerca della luce) irrobustendole al punto giusto in attesa del trapianto.
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