LE QUALITA’ DEL ROSMARINO
Il R. è soprattutto impiegato nel settore alimentare, oltre che in quello cosmetico e farmaceutico. In fitoterapia si utilizza l’olio essenziale per attenuare i disturbi dispeptici, in quanto svolge un’azione spasmolitica sulle vie biliari e sull’intestino tenue; inoltre è un costituente di creme e pomate impiegate contro i reumatismi muscolari o articolari. Anche l’estratto di R., grazie alla sua attività antiossidante, antimicrobica e di prevenzione dell’irrancidimento di oli e grassi, trova impiego nel settore alimentare e cosmetico.
ROSMARINO: A COSA SERVE E COME USARLO
Nel settore alimentare, per condire cibi cotti (carni, salse e sughi) si utilizzano le foglie; l’olio essenziale di rosmarino è utilizzato invece nella produzione di cosmetici (creme, detergenti, lozioni) prodotti da toeletta (saponi) e nelle acque di colonia.
ROSMARINO IN CUCINA
Tipico della cucina e della macchia mediterranea, il rosmarino è compagno inseparabile delle carni, pollo e maiale in particolare, focacce e patate. Anche essiccato mantiene il suo aroma, il polvere invece tende a risentire del sapore amarognolo.
ROSMARINO: LA PIANTA
Il rosmarino è una specie perenne, sempreverde, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. La pianta si presenta come un cespuglio alto fino a 2 m, con rami prostrati o ascendenti. Le foglie sono lineari, verde-scuro, lucide sulla pagina superiore e bianco-tomentose su quella inferiore. L’infiorescenza è uno spicastro con fiori piccoli di colore azzurro-lilla o più raramente roseo-bianco. I fiori sono amati dalle api.
ROSMARINO: COME SI COLTIVA
Il rosmarino è una specie molto rustica che si adatta facilmente a terreni con diverso pH, tuttavia quest’ultimo influenza la composizione qualitativa dell’olio, infatti, secondo alcuni studi, il R. che cresce nei terreni basici risulta più “canforato”. Nei terreni fertili, la pianta è molto vigorosa ma poco aromatica, a differenza di quelle presenti nei terreni sabbiosi e ghiaiosi delle località aride della costa dove è perfettamente adattata grazie alle strutture fogliari “xeromorfe”. Il miglior modo per ottenere il rosmarino è per talea, mettendo in vaso rametti di 15 cm a primavera (febbraio-aprile) o a fine estate (agosto-settembre). Il vaso in cui crescerà dovrà essere capiente, perché l’arbusto cresce vigoroso, e ben esposto al sole. Ne esiste anche una varietà decombente-strisciante, il Rosmarino prostrato.
ROSMARINO: QUANDO FIORISCE
Il rosmarino fiorisce tutto l’anno nelle isole, e da aprile ad agosto nel resto d’Italia.
ROSMARINO: COME RACCOGLIERLO ED ESSICARLO
Il rosmarino si può raccogliere tutto l’anno, fiori compresi, ma prelevando solo le punte dei rametti, per favorire la ripresa vegetativa della pianta.
NOME BOTANICO
Rosmarinus officinalis
Il R. è sensibile ai marciumi radicali provocati da ristagni idrici. Può essere attaccato dai nematodi, che provocano ingiallimento e disseccamento della pianta, e da un coleottero, la Chrisolina americana, che provoca danni alle foglie ed ai rami più teneri.
CREDITS
Scheda in preziosa collaborazione con FIPPO – Federazione Italiana dei Produttori di Piante Officinali