Fiori per l’estate: ortensie? No, phlox!

Adorate le ortensie ma non potete averle perché a Milano, con il sole feroce che dardeggia già da maggio, richiederebbero ombra e una marea (letteralmente) di preziosa acqua? La soluzione esiste. C’è un fiore che può concorrere con lei perché i panicoli dei suoi fiori le assomigliano nella forma, anche se non sono così grossi: è la Phlox. Il vantaggio? Meno acqua e più colori, oltre ad una taglia decisamente più abbordabile anche nei piccoli spazi. Parliamo della phlox paniculata, una grande sconosciuta per l’estate dei nostri assolati giardini.

La Phlox paniculata è una bella pianta perenne dalle foglie verde intenso a forma di lancia che si può coltivare tranquillamente al sud come al nord della nostra penisola. Comincia a fiorire quando arrivano i grandi caldi, quindi quando in genere molte piante da fiore si fermano. Intorno ai 30 gradi infatti, la botanica insegna, lo sviluppo vegetale si ferma, in attesa di temperature più fresche, con cui prontamente riprende il suo corso. La phlox, proprio a quel punto, comincia a dare il suo meglio. Sui forti steli, lunghi a seconda della varietà dai 40 ai 60cm (ma ci sono ibridi che arrivano al metro e oltre), cominciano a formarsi dei ciuffi di boccioli, che danno vita ad grosse infiorescenze di una ventina di fiori coloratissimi di un’allegria irresistibile. I panicoli durano a lungo rinnovando i singoli fiori al proprio interno con il passare dei giorni. Fiorisce copiosamente, fino al termine di agosto e oltre, e sempre di più con il passare degli anni e l’aumento della dimensione del cespo. Perché di fatto si tratta di una pianta che vive a lungo e dà incredibili risultati, se ha spazio per crescere.

Le varietà in commercio sono moltissime, seppur ingiustamente sconosciute ai più, e coprono la gamma tra il bianco e lilla in moltissime gradazioni. Personalmente coltivo e vi consiglio: phlox paniculata ‘Bright Eyes’ (rosa a cuore fucsia, molto fiorifera, in foto), ‘Orange Perfection’ (salmone a cuore fucsia, vigorosa), ‘Europa’ (candida a cuore fucsia),  ‘Laura’ (lilla con intenso cuore bianco, splendida!), ‘Starfire’ (rosso salmone con foglie porpora alla nascita), ‘Blue Boy’ (lilla-blu), ‘Nichy’ (magenta profondo, esplosiva!), ‘Kathrine’ (un delicato tocco di lilla su bianco).

Alcune varietà sono un pochino sensibili ad attacchi di oidio (malattia crittogamica che si riconosce perché sembra una polvere biancastra), soprattutto nelle foglie basse lungo gli steli se non vi è abbastanza circolazione d’aria (per esempio se i vasi sono molto appressati) quindi può essere utile un trattamento con lo zolfo in polvere, rimedio consentito anche in agricoltura biologica, da fare però in via preventiva prima dei grandi caldi. Il mercato però sta sfornando ibridi sempre più resistenti a questa micosi. Quando la pianta inizia ad imbruttirsi per l’arrivo del freddo, tagliate tutto a uno a due cm da terra e smettete di innaffiare fino a primavera. Dove trovarle? Anche online, per esempio da Priola sezione “Perenni” o da Raziel, sotto forma di rizomi. Buona coltivazione 😉