MAGGIORANA: ecco come si usa

LE QUALITA’ DELLA MAGGIORANA
La droga è utilizzata soprattutto come condimento nei cibi, mentre, più raramente, è usata come infuso per le sue proprietà digestive, diuretiche, toniche carminative, sudorifere, emmenagoghe ed antispasmodiche. Viene usata anche come aromatizzante e correttivo.

MAGGIORANA: A COSA SERVE E COME USARLA
L’olio essenziale di maggiorana è ingrediente aromatico di bevande alcoliche (vermouth, amari, liquori) e non alcoliche, dessert, canditi, cibi cotti, gelatine e budini; numerosi sono gli impieghi nelle salse e in drogheria. Nell’industria cosmetica è una componente fragrante di saponi, creme, lozioni e profumi. Nell’industria farmaceutica, entra nella composizione dell’alcolato aromatico e in diverse specialità ad attività sedativa e antispastica; i derivati galenici della droga, a piccole dosi, favoriscono la secrezione gastrica e la motilità intestinale (eupeptici e carminativi).

MAGGIORANA IN CUCINA
Nota per le sue qualità dai tempi dell’Egitto, la maggiorana è tra gli aromi tipici della cucina mediterranea. Se ne usano i rametti con le foglie e anche con i fiori. Si sposa benissimo con le carni e i formaggi e in genere con i piatti grassi, di cui facilita la digestione. Se ne fa un ottimo olio condito.

MAGGIORANA: LA PIANTA
Confusa spesso con l’origano (Origanum vulgare), a cui assomiglia, la maggiorana, maggiorana dolce o “maggiorana dei giardini” è un suffrutice alto 40-50 cm, appartenente alla famiglia delle Labiate. La radice è fascicolata ed esile. Il fusto è pubescente, quadrangolare, ramificato, qualche volta ramificato dalla base. Le foglie sono opposte, da tondeggianti ad ovate, piccole, grigiastre e tomentose. I fiori sono raggruppati in spicastri di forma globosa, ovoidale, posti all’apice dei rami secondari portati all’ascella delle foglie. Hanno calice e corolla bilabiate; la corolla è bianca alla fioritura ed in seguito diventa giallastra. E’ originaria del Nord-Africa e del Medio Oriente.

MAGGIORANA: COME SI COLTIVA
La maggiorana è una pianta perenne nel suo areale di origine e nelle regioni calde del Sud Europa, mentre è annuale nelle zone fredde e nell’Europa centrale. Pur essendo la maggiorana una specie mediterranea e quindi resistente alla siccità, è bene irrigare per favorire lo sviluppo vegetativo della pianta. Cresce benissimo in vaso: dove l’inverno è rigido, in una posizione riparata, perde la parte aerea e la riforma a primavera. I semi sono molto piccoli e le piantine giovani molto lente a crescere.

MAGGIORANA: QUANDO FIORISCE
Fiorisce in luglio-agosto.

MAGGIORANA: COME RACCOGLIERLA ED ESSICARLA
Se l’erba è destinata all’impiego erboristico, l’epoca di raccolta corrisponde all’inizio della fioritura. Se l’erba è destinata all’impiego industriale (olio essenziale), l’epoca di raccolta corrisponde alla piena fioritura. Si tagliano le sommità fiorite a circa 10 cm da terra, al fine di raccogliere solo le parti più tenere e favorire la ripresa vegetativa della pianta.

NOME BOTANICO
Majorana hortensis, Origanum majorana

LE MALATTIE DELLA PIANTA DI MAGGIORANA
Tra gli insetti, che danneggiano le foglie, ci sono delle larve di un coleotteri (Chrysomela menthastri), larve di lepidotteri minatori ed i cicadellidi che, in caso di forte infestazione, possono essere controllati con insetticidi a base di piretrine o di rotenone. Tra le patologie principali ci sono le ruggini (Puccinia menthae e P. rubsaameni) e la Septoria che provocano delle macchie dal giallastro al rossastro scuro sulle foglie, mentre l’Alternaria provoca nei semenzai e nelle giovani piantine marciumi radicali, mentre determina il disseccamento delle piante adulte.

 

CREDITS
Scheda in preziosa collaborazione con FIPPO – Federazione Italiana dei Produttori di Piante Officinali