Disinfestazione contro le zanzare: sì o no?

In molti comuni italiani proprio in questi giorni sta partendo un nuovo cliclo di disinfestazioni per cercare di combattere il propagarsi delle odiate zanzare, tigre e non. In genere questo tipo di azione è la benvenuta da parte di noi cittadini, stufi di sacrificare cenette in terrazzo e passeggiate nel verde durante l’estate. Ma molte volte si dimentica l’altro aspetto della disinfestazione effettuata con agenti chimici. E’ vero, gli insetticidi di ultima generazione sono molto più rispettosi dell’ambiente dei loro antenati ma molti dei preparati più usati sono estremamente velenosi per gli insetti utili. E proprio ora è il momento in cui sono più preziosi.

Gli insetti impollinatori come api e bombi fanno proprio adesso in giardino il lavoro più importante: in occasione delle fioriture autunnali, facilitando la fecondazione dei fiori, attivano la creazione dei semi, che serviranno alle piante per propagarsi. Soprattutto quelle annuali, che moriranno all’arrivo dei freddi intensi e si assicureranno, grazie a loro, future generazioni. Peraltro, noi appassionati potremo raccogliere molti di questi semi e così procurarci, in molti casi, delle piantine per la prossima bella stagione, senza spendere inutilmente soldi a primavera.

In genere i proprietari delle case non vengono informati sulle reali problematicità degli insetticidi usati. Si avverte semplicemente di tenere chiuse le finestre per alcune ore. Ma raramente li si avverte di quanto tempo occorre aspettare prima di consumare le foglie di basilico, rosmarino, maggiorana e menta che hanno sul balcone. Peggio ancora se si tratta di verdure e ortaggi in maturazione, come nel caso dell’ormai diffusa pratica dell’orto-balcone. E per chi ha un laghetto, uno stagno o una tinozza che ospita pesci, il pericolo è serio: dovendo eliminare le larve acquatiche delle zanzare, questi insetticidi diventano letali per gli organismi acquatici. Con il risultato di avere i vostri pesci rossi morti a galla nel giro di una notte… Proprio quei pesci che di larve di zanzare sono ghiottissimi!! Insomma, forse dovremmo fare più attenzione ai metodi che usiamo per difenderci dalle zanzare, provando a considerare altre strade, più rispettose dell’ambiente, considerato che le disinfestazioni attuali non assicurano il risultato che promettono.

La soluzione preferibile forse passa attraverso l’uso di agenti chimici sì ma selettivi, capaci di colpire solo e soltanto le zanzare o l’impiego di loro nemici naturali, come il Bacillus thuringiensis, da iniettare direttamente nelle acque dei tombini o la protezione da parte nostra dei loro predatori, che sono peraltro moltissimi in natura, dai pipistrelli (basta un posticino in alto all’ombra per dar loro asilo nel nostro giardino con una tana di legno) alle libellule.