Pesci nel laghetto: cosa fare in inverno?

Nei giardini anche piccolissimi è in voga la passione per uno specchio d’acqua. Alcuni esaudiscono questo desiderio, di per sè meraviglioso, acquistando i laghetti “preformati”. Sono in genere vasche fatte di vetroresina con dimensioni fisse, alcune di pochi litri. L’idea è ambientarle armoniosamente in un giardino, ma in realtà spesso finiscono per essere la tomba dei poveri pesci che le abitano. Molte volte infatti si trascura di informarsi sulle necessità dei nostri ospiti pinnuti e questo, in inverni molto rigidi, si traduce spesso in un errore fatale.

I pesci di cui parlo sono i classici pesci rossi o carassi (dal nome scientifico Carassius auratus). Vige la leggenda che i pesci rossi siano perfetti per le bocce, contenitori di 3 o 4 litri scarsi, e che, praticamente, non crescano… Peccato che non è così! I carassi invece, per loro natura, sono pesci assolutamente incompatibili con la vita nella boccia. Ecco perché in due parole: mangiano come buoi, sporcano come maiali, crescono come balene e vivono almeno 20 anni. Avete letto bene: vent’anni, e raggiungono i 25cm di lunghezza! Altro che boccia.

Creature estremamente robuste, hanno la sventura di adattarsi a quasi tutto, motivo per cui costano immensamente poco. Praticamente niente. E questo li condanna. Perché quale genitore dice di no per pochi spiccioli ad un figlio ipnotizzato davanti al Nemo della tv? E nessun rivenditore in un negozio di acquari lo avviserà che quel pesce rosso ha bisogno di un grosso acquario o di un  laghetto per vivere, altrimenti il suo destino sarà presto segnato, tra sbalzi di temperatura e acqua sporca… Una strage silenziosa di proporzioni immani di cui pochi si rendono conto. Ma torniamo al laghetto.

Sta arrivando il freddo e con lui, nelle zone del Nord Italia, il gelo. Spesso i laghetti preformati più piccoli hanno poca profondità: fate dunque attenzione, perché se l’acqua si ghiaccerà non solo in superficie ma anche in profondità, correrete il concreto rischio di uccidere i vostri pesci. La profondità minima dovrebbe essere di almeno 70cm (il top è un metro)  in modo che, se anche la superficie ghiacciasse, al di sotto la temperatura, di 4-5 gradi C, consentirebbe la sopravvivenza dei pesci.

In questo periodo nutriteli finché sono attivi, per permettere loro di crearsi delle riserve di grasso per l’inverno. Quando la temperatura comincerà a scendere, diminuite il cibo, in modo da indurre in loro il rallentamento del metabolismo. I pesci man mano smetteranno di alimentarsi e andranno sul fondo, dove entreranno in una specie di “stasi” che permetterà loro di superare la brutta stagione. Ricominceranno a salire in superficie appena si rialzano le temperature. Ricordatevi di tenere una palla di gomma sulla superficie o di dotarvi di una pompa che smuova l’acqua. Questo è importante perché lo strato di ghiaccio non ricopra per intero il laghetto e assicuri l’ossigenazione dell’acqua. A quel punto, salutate i vostri pinnuti: li rivedrete, giocosi ed affamati come e più di sempre, a primavera!