Prendiamoci cura della “Stella di Natale”

La “Stella di Natale” è un must assolutamente insostituibile durante le feste. Basta dare un’occhiata a questa pianta per sentirsi subito perfettamente intonati al festoso clima natalizio. Oltre alla classica versione a “fiori” (in realtà foglie!) rossi, il mercato poi da qualche anno sta sfornando varietà straordinarie di tutte le sfumature, bianche, rosa, crema o addirittura variegate. Insomma, ce n’è per tutti i gusti: sceglierla è un divertimento. Ma cosa fare poi della bella pianta che abbiamo in casa, finite le feste? Ecco qualche consiglio.

Molti non lo sanno ma la “Stella di Natale” (euphorbia o poinsettia pulcherrima) è un arbusto perenne che con il tempo può diventare un bellissimo albero di alcuni metri. E’ però riginario del Messico: questo è il motivo per cui nelle zone dove gela, come nel Nord Italia, deve essere riparata dentro casa durante la stagione invernale. Nelle nostre case innanzitutto la “Stella” va bagnata con moderazione ma a cadenza regolare: lasciarla a secco per molti giorni ne causerà un veloce decesso ed eccedere porterà al marciume delle radici. In genere annaffiarla una volta alla settimana è sufficiente, considerando che la pianta rivelerà subito la mancanza d’acqua abbassando il fogliame. Posizionatela in casa ben esposta alla luce ma lontana da caloriferi, sbalzi termici e correnti d’aria. Evitate queste cose e gli spostamenti, che determinano spesso la caduta in massa di tutte le foglie: non disperate, se vi prenderete cura di lei, le rimetterà una ad una. L’ideale è metterla vicino ad una finestra chiusa che non viene utilizzata. Occhio agli animali domestici, che spesso spaccano rami e fusti, fragili e piuttosto “croccanti”.

Quando le brattee colorate si esauriranno, cominceranno a seccarsi e cadere. Verranno però lentamente sostituite da belle foglie verdi: concimarla mensilmente la aiuterà a superare il periodo invernale. Quando le temperature all’esterno si fisseranno stabilmente sopra i 10-15°C, andrà potata di un terzo della lunghezza dei rami, rinvasata in terriccio per acidofile (quello per le azalee, per intenderci) con aggiunta di sabbia per favorire un buon drenaggio e collocata fuori, all’inizio in ombra e poi, abituandola gradatamente, al sole. La “Stella” riprenderà a produrre le sue belle brattee colorate, ma potrebbe farlo fuori tempo rispetto al Natale prossimo. Nei vivai infatti le Poinsettie vengono “forzate”, ovvero sottoposte a condizioni di coltivazione particolari, di solito con un lungo periodo di “buio”, per far coincidere la fioritura con le nostre feste natalizie. Coltivandola invece senza forzarla, la pianta riprenderà a seguire i suoi ritmi naturali.

A proposito del lattice:
come tutte le euphorbie (o anche il comune ficus benjamin), i fusti e i rami della Stella di Natale contengono un lattice bianco che può essere irritante a contatto con la pelle.