Viaggi floreali a caccia della primavera: dove e quando

Aspettando le temperature miti della primavera, possiamo cominciare a programmare un viaggio ‘floreale’, in Italia ma anche all’estero in occasione di Festival o aperture ‘stagionali’ di giardini speciali. Chi ama le camelie non può perdere la festa dedicata a questo fiore che si svolge a Locarno dal 20 al 24 marzo. I visitatori – migliaia ogni anno – possono accedere a una mostra nel Parco delle Camelie con oltre 300 varietà del fiore. Scenografica è la fioritura dei ciliegi in Giappone, che val bene un viaggio nel mese di marzo e fino ad aprile, a seconda delle città.

L’hanami è il rito collettivo che indica l’ammirazione dei fiori di ciliegio appena sbocciati. Tanti i festival, anche per la fioritura dei susini. A marzo a Nara c’è l’Omizutori, il festival delle acque sacre del Tempio Todaiji, mentre per tutto il mese di aprile a Kyoto si svolge la Miyako Odori o Danza dei Ciliegi, festa durante la quale le giovani Maiko, le aspiranti geishe, si esibiscono in danze tradizionali giapponesi. L’8 aprile è la festa dei fiori, Hana Matsuri, che commemora la nascita di Budda in tutti i templi del Paese. Sul sito web dell’Ente giapponese del turismo saranno aggiornate le date in cui si prevede, città per città, che sboccino i primi fiori.

Ad aprile il tulipano è protagonista a Istanbul. Un fiore emblema di ricchezza e potere nella cultura ottomana, simbolo stesso della Turchia, che viene celebrato in un festival nelle aree verdi e nei parchi della città sul Bosforo. Un’occasione per visitare mostre a tema, assistere a concerti e a performance di artisti dal vivo e per comprare i bulbi dei tulipani turchi, ma soprattutto per lasciarsi affascinare dai parchi della città.

Maggio è il mese ‘floreale’ di Firenze e di Bruxelles. Nel capoluogo fiorentino è il mese in cui apre al pubblico il Giardino dell’Iris, situato fra il viale dei Colli e Piazzale Michelangelo. Fiore simbolo della città dal 1251, l’iris è ‘celebrato’ in questo giardino tematico dove ne vengono coltivate centinaia di varietà: più di 1500 quelle che si possono ammirare in piena fioritura. L’accesso è gratuito. A Bruxelles tra aprile e maggio aprono al pubblico le Serre Reali: visitabili solo tre settimane l’anno per mantenere il più possibile inalterato il delicato equilibrio che le caratterizza. Concepite da Guglielmo I per creare un’immensa aranciera accanto alla residenza reale, è stato sotto Leopoldo II che il sito raggiunse l’attuale estensione. Tra le più grandi serre del mondo, le Serres Royales de Laeken meritano di essere scoperte in particolare per le numerose specie di piante tropicali e subtropicali. Una chicca è la sezione dei bonsai in cui è addirittura riprodotta la miniatura dell'”angolo orientale” di Bruxelles: il padiglione cinese e la torre giapponese (i monumenti ‘veri’ si trovano tra l’altro non distanti dalle serre, sempre a Laeken).

Tra maggio e giugno si può invece ipotizzare una ‘fuga’ a Roma: sul colle Aventino sorge un roseto di circa 10mila metri quadri che ospita oltre mille specie di rose provenienti da diversi Paesi. Realizzato negli anni Trenta vicino al Circo Massimo, il roseto sorge sull’area che ospitava il Cimitero della Comunità Ebraica di Roma (poi spostato al Verano). Si ammirano nelle settimane di apertura rose botaniche, antiche e moderne. Ci sono anche specie curiose come la rosa dai petali verdi, Rosa viridiflora e la rosa Chinensis mutabilis, che cambia il colore delle sue corolle con il passare dei giorni.