Potremmo dire che non c’è scarpa fashion più ecologica di quella creata dall’artista inglese Insa Heels: il loro abbondante tacco (25cm) è realizzato nientemeno con letame di elefante africano. Una bizzaria da estremisti verdi? Non proprio. Le scarpe, titolate “Anything goes when it comes to (s)hoes…” sono state realizzate da Insa in omaggio ad un pittore nigeriano, Chris Ofili, noto per le tue tele coloratissime esposte l’anno scorso al Museo Tate. Continua a leggere
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Per l’estate la birra …alle rose
Quando fa molto caldo, una delle esperienze più piacevoli è bere una bella birra fresca. Qualche anno fa un antico birrificio artigianale della Valle Scrivia ha pensato di aggiungere qualcosa di floreale a quel momento: ha creato così la Birra alla Rosa, fatta con autentici petali di rosa. Continua a leggere
Le mele “perdute” (anche quella di Shakespeare) finiscono nel menù dello chef
Li chiamano “frutti dimenticati” e non è un eufemismo. Centinaia sono le varietà di frutta che non esistono più, o perché non sono abbastanza produttive in coltivazione oppure perché non hanno l’aspetto che impone il “gusto globalizzato” che richiede il mercato. Eppure la frutta dimenticata (come del resto gli ortaggi dimenticati) è un patrimonio culturale e genetico di inestimato valore: i pochi che l’hanno capito da anni stanno facendo, dalle più varie discipline, un grande lavoro di certosino faticoso recupero, quasi mai sostenuto da enti e istituzioni. Con la consapevolezza di tutto questo, leggo con grande piacere un’agenzia di oggi che parla di uno chef francese che ha deciso, non solo di creare, come hanno fatto altri, un archeo-frutteto recuperando gli alberi che producono queste preziose varietà antiche, ma di creare un vero e proprio menù con un ricco ricettario ottenuto esplorando tutte le possibilità che i gusti di queste curiose mele storiche consentono in cucina. Continua a leggere
Il prato è servito (in tavola)
Creato da una giovane designer newyorkese, il tavolo di Emily Wettstein è stato costruito riciclandone uno vecchio: la superficie è ricavata da due parti sagomate che non si incastrano, ma lasciano un’ampia fessura al centro. Continua a leggere
Fiori come quadri: ecco le rose dei pittori
Siamo a maggio e non possiamo che parlar di rose! E proprio di loro voglio raccontarvi, in particolare di un gruppo di rose francesi veramente straordinarie: LE ROSE DEI PITTORI (Roses des Peintres). Il nome le descrive perfettamente poiché i fiori di queste varietà di rosa sono qualcosa di speciale: ognuno è unico e irripetibile. Le rose dei pittori sembrano infatti tavolozze su cui un abile artista ha posato il suo pennello: con varie tonalità ha dipinto i morbidi petali, dando vita ad un vero e proprio quadro. Questa è sicuramente l’impressione che si ha ammirando rose come ‘Camille Pisarro’, ‘Edgar Degas’, ‘Claude Monet’, ‘Alfred Sisley’, ‘Paul Gauguin’, ‘La Rose des Cisterciens’ (particolarissima, con i bordi sfrangiati), ‘Maurice Utrillo’, ‘Paul Cézanne’, ‘Grimaldi’, ‘Henri Matisse’. Continua a leggere
In Namibia la pianta millenaria che vive nel deserto
Se state pensando ad un viaggio in Africa, un bel paese da visitare è la Namibia (leggi lo speciale del Canale Viaggi qui): poco battuto dalle rotte turistiche per eccellenza, offre un’ambiente naturale tra i più interessanti, ricchi di fauna e flora. E tra la flora, non si può non annoverare una specie davvero particolare: la Welwitschia mirabilis, una pianta capace di vivere oltre 2000 anni. Continua a leggere