Surfinie bellissime: il trucco? Nessuna pietà!

Spesso “sfrattano” dai nostri balconi i classici gerani, vessati dalla devastante farfallina tropicale che invece le snobba. Sono le surfinie, gloria dei balconi di tutta Italia. Fanno fiori, fiori e ancora fiori per tutta la stagione calda. Irrinunciabili, hanno quel fascino un po’ lezioso unito però all’allegria e alla sfrontatezza delle piante stagionali che si danno tutte in un momento. Ma per i migliori risultati ci sono un paio di trucchi da conoscere: ecco quali.

Le surfinie stanno cominciando a diventare belle proprio in questo momento, quando da piccole piantine con poche foglie si trasformano lentamente in magnifiche cascate di puro colore. Il trucco però per averle perfettamente in forma e pronte al massimo exploit è comprarle presto, quando i vivai, che le hanno coltivate in serra in inverno, ancora non le pubblicizzano. Già a marzo se si trovano, vale la pena acquistarle, anche per evitare i “salassi” da capogiro tipici di questo mese per una pianta già in fiore. Impiantate nei vasi le piantine e proteggetele da eventuali gelate o grandinate primaverili. Un’altro trucco è la potatura ma per capire come fare, entriamo nel dettaglio della loro coltivazione.

Ci sono due cose di cui le surfinie, o petunie ricadenti, non possono fare a meno: l’acqua, tanta e regolarmente, e il concime per piante da fiore. Per l’acqua il problema sta cominciando a farsi spinoso a partire da questo mese, con l’alzarsi delle temperature. Per affrontarlo meglio sui balconi assolati, provate ad usare fioriere con la riserva d’acqua. Questo non eviterà di doverle annaffiare praticamente ogni giorno in estate ma risolverete fenomeni di “collasso” o “colpi di calore” (dal quale è più difficile recuperarle) e, dopo una pioggia, potrete contare su una minima riserva a cui la surfinia potrà attingere.

Il concime va dato una volta alla settimana, vanno bene tutti quelli liquidi per piante fiorite. Parliamo infatti piante molto voraci, che spendono moltissime energie essendo molto produttive. Il concime servirà a reintegrare le sostanze di cui hanno bisogno e che nelle balconette, con pochissima terra, non possono procurarsi da sole.

A proposito di terra, va benissimo il terriccio universale venduto in tutti i garden, integrato però con una buona dose di stallatico. Sul fondo dei vasi ricordatevi di stendere uno strato di un paio di cm di argilla espansa, che permetterà un buon drenaggio. Usate vasi più capienti possibile, sarà più facile mantenerli umidi.

Nel mese di luglio le surfinie possono avere una battuta d’arresto, con fiori nuovi solo sulla punta dei rami e spogli per la lunghezza. E’ arrivato il momento di potarle, senza pietà 😉
Armatevi di cesoie affilate e tagliate (lo so, è dura, ma possiamo farcela!) i rami (anche con qualche corolla) a circa due terzi, tenetele umide (non fradice!) e vedrete che nel giro di un paio di settimane cominceranno ad allungarsi e riprenderanno a fare fiori fino a settembre o anche ottobre se il tempo si mantiene mite. L’uso delle cesoie ve lo consiglio comunque anche con una pianta giovane. Durante la crescita tenderà infatti ad allungarsi ma a rimanere un po’ spoglia nella parte superiore. Per accestirla potrete dunque tagliarle le punte dei rami in modo che la pianta si ramifichi di più e abbia un aspetto più pieno in seguito.

Durante l’estate, le piante possono essere preda del ragnetto rosso, invisibile se non per i suoi nefasti effetti. Le foglie ingialliscono e la pianta comincia a prendere un aspetto esaurito e povero, addirittura alcuni rami si seccano. Per evitarne gli attacchi, è utile una precauzione, quella di non bagnare le foglie ma irrigare direttamente sulla superficie del terreno, che magari avrete ricoperto con un piccolo strato di ghiaia o corteccia da pacciamatura, che vi aiuterà a combattere la disidratazione nei giorni più caldi. Se l’attacco si verifica, munitevi di un buon acaricida e intervenite subito, l’insetto fa in fretta a fare danni. Stesso dicasi per il problema degli afidi, che si attaccano ai fusti e alle foglie succhiandone la linfa. In questo caso è utile un aficida.

Ormai le surfinie non sono più solo le tipiche ricadenti a fiore semplice. Dato il loro successo, il mercato ne sta sfornando continuamente di nuove: a fiore doppio, formato XL, sfumate di colori delicati, venate, a strisce come ombrellini estivi. Un’alternativa meno vigorosa possono essere gli ibridi di Calibrachoa, affine alla petunia, con fiore simile nella forma ma di dimensione nettamente più piccola. Sono chiamate ‘Million Bells’, perfette per decorare cestini appesi, con tante corolle da coprire persino le foglie alla vista.

E l’anno prossimo? Più che seminarle (i semi delle surfinie sono difficili da trovare in commercio – sono tra l’altro allo studio varietà sterili che neanche li produrranno – e se le vostre piante produrranno semi, comunque smetteranno di fare fiori), il mio consiglio è di farne delle talee verso fine stagione quando la pianta non si è troppo esaurita. Prendete dei pezzetti di ramo senza fiori di circa 7/8cm e piantatele in una cassetta al riparo del sole in un misto di torba, terriccio e perlite e mantenetele umide. Quando radicheranno proteggetele dal gelo e a primavera mettetele sul balcone: sicuramente l’anno prossimo vi costeranno molto meno!