Ieri abbiamo parlato di Italia tropicale e, neanche a farlo apposta, oggi alcune regioni del Bel Paese si sono svegliate sotto lo scroscio di una pioggia battente molto simile, per l’appunto, ai fortissimi acquazzoni dei tropici. A vedere tutta quell’acqua, centinaia e centinaia di quintali, accumularsi nelle strade ed esondare dai tombini, tanta era, ho pensato a quanta se ne spreca, lasciando che si perda lungo i muri e le superfici di case e condomini. Una grande risorsa di fatto, che l’ambiente ci regala senza fatica. Perché non pensare allora di utilizzarla, anche nel nostro piccolo? L’acqua piovana è preziosa: certo, non possiamo berla ma per tutto ciò che non richiede la potabilità (lavare, pulire, irrigare), va benissimo! Come dunque sfruttare un dono che ci cade fra le braccia dal cielo?
Il modo più semplice, per chi dispone di un giardino o di un terrazzo, è dedicare uno spazio ad una cisterna per il recupero dell’acqua piovana. Mentre prima erano molto rare in commercio, ultimamente si cominciano a trovare nei garden più forniti. Il mercato inoltre le ha rese più compatibili con l’arredo domestico, creandone anche di gradevoli alla vista. Si possono trovare a forma di anfora per gli amanti del classico oppure simili ad un muretto artificiale o ad un fusto… Per tutti i gusti insomma. E ce ne sono di tutte le dimensioni e i litraggi. Non richiedono una particolare installazione. Sono in realtà semplici contenitori, di solito in resina o in plastica resistente ai raggi UV che altrimenti le degraderebbero in fretta. Sono tutte munite di erogatore. Si può utilizzarle attaccando una semplice canna per l’irrigazione oppure, in maniera un filo più complessa (ma sempre realizzabile con un semplice fai-da-te) collegarle, canalizzandole, all’impianto di irrigazione. E’ possibile anche munirle di un filtro e di un piccolo dispositivo da inserire nell’impianto, che usa l’acqua nel serbatoio quando c’è, e quando non ce, ricorre direttamente all’acquedotto.
A seconda del modello, una cisterna d’acqua piovana può contenere parecchi litri, anche diverse centinaia. La scelta delle sue dimensioni è legata al peso. Tenete comunque conto che mediamente, in un condominio, ci sono molte aree (i tetti per esempio) non utilizzate dove può trovare spazio. Certo, sarebbe bello se tutte le case di nuova costruzione fossero dotate di serbatoi di questo tipo, considerato che l’acqua piovana potrebbe essere egregiamente utilizzata per gli sciacquoni dei wc, che adesso usano l’acqua potabile (!!). Ma in attesa di tutto questo, qualcosa si può fare sin da ora e se i serbatoi in commercio costano ancora tanto, rimediamo con un bidone da riutilizzare, basta che sia chiuso 😉
Risorse web:
I prodotti di Ecorete
http://www.ecorete.it/
Il catalogo della Beckmann, azienda tedesca specializzata in arredo esterno
http://www.beckmann-kg.de/
Le cisterne illustrate sono prodotti 3PTechnik.