Tra tutti gli arbusti da bacca che vanno per la maggiore durante gli acquisti d’autunno da parte degli appassionati, ce n’è uno che molto particolare. Sono infatti poche le piante che possono sfoggiare dei frutti dal colore così strano: le bacche che produce la callicarpa infatti sono di un viola metallico che dà loro un aspetto davvero alieno e curioso. Non per niente gli americani la chiamano “Beautyberry”, appunto “belle bacche”. Le bacche sono la parte più interessante per chi vuole dare un posto a questo arbusto nel proprio giardino: hanno un grande impatto estetico nel momento magico in cui la pianta perde le foglie e si mantengono a lungo durante i primi freddi, sui rami lisci.
Purtroppo le meravigliose bacche non sono corredate da un portamento che dà loro il giusto rilievo: la callicarpa infatti, va detto, assume con l’andar del tempo, un portamento piuttosto disordinato, con grossi rami rigidi che le tolgono parte del suo fascino. Ne risulta un grosso cespuglio di massimo due-tre metri che non dice molto durante il resto dell’anno. Si potrebbe forse tentare di coltivarlo ad alberello, per dargli un aspetto migliore. La fioritura non è di quelle che rimangono impresse, con piccoli fiori rosa dall’aspetto molto delicato. Però è di sicuro una pianta che non ha grandi esigenze.
Resiste benissimo al nostro freddo inverno, gelo compreso, e difficilmente viene attaccata da parassiti o da malattie fungine. Ama il sole ma sta benissimo anche in un angolo a nord, con mezza giornata d’ombra. Meglio darle il sole che ha bisogno per avere una fioritura ottimale a primavera: è da questa infatti che dipende il numero delle sue affascinanti bacche viola. Se pensate di tenerla in vaso (grande però!), valutate che dovrete fare attenzione a tenerla costantemente irrigata per evitare di far seccare sulla pianta le bacche in maturazione durante l’estate. In terra invece gestisce molto meglio i suoi bisogni idrici.
Per essere certi di avere le bacche in autunno, nel caso delle piante che le producono, occorre in genere avere più di un’esemplare, in modo che l’impollinazione vada a miglior fine. Questo è vero in assoluto, quindi anche nel caso della callicarpa ma esiste un ibrido in grado di auto-impollinarsi in modo piuttosto soddisfacente: si tratta della Callicarpa ‘Profusion’ (il suo nome completo è Callicarpa bodinieri var. giraldii ‘Profusion’). Se opterete per lei, non sarà fondamentale avere più di un esemplare, anche se è sempre consigliabile. Esiste anche una varietà a bacche candide, la callicarpa alba.