Addio alle vecchie lampadine: a partire da oggi in tutta Europa le tradizionali lampadine ad incandescenza da 100 watt non potranno più essere vendute. Nel giro dei prossimi anni anche le sorelle di potenza più bassa saranno man mano eliminate dal mercato, sostituite da quelle a risparmio energetico. Fin qui la notizia. Ma in realtà basta consultare Wikipedia per scoprire che invece le lampadine a incandescenza ci saranno ancora, eccome: parliamo delle lampade alogene. E allora? Come stanno davvero le cose e cosa conviene comprare per la nostra casa?
Abbiamo chiesto un parere all’ingegner Paolo Ballarini, che ci ha spiegato, in un linguaggio semplice, che cosa esattamente offre il mercato e che cosa possiamo acquistare in riferimento al risparmio energetico ma anche alle necessità di tutti i giorni. Ecco dunque cosa troviamo in commercio:
1) Lampada tradizionale ad incandescenza
Cos’è: un’ampolla di vetro con all’interno un filamento di tungsteno.
Pregi: costo irrisorio, luce bianca.
Difetti: bassa efficienza, riciclo misto
2) Lampada alogena
Cos’è: all’interno dell’ampolla di vetro c’è un’ampollina di vetro al quarzo e all’interno di essa, in un’atmosfera speciale di gas alogeno, c’è un filamento di tungsteno.
Pregi: fa una luce più bianca, più simile a quella del sole ed è più efficiente (fino all’80% nei nuovi modelli) di quella ad incandescenza tradizionale, consente l’uso del dimmer, è prodotta in forme esteticamente adatte anche a lampadari di pregio. E’ meno cara e meno ingombrante delle lampade a risparmio.
Difetti: riciclo difficile: nel milanese va portata alla ricicleria.
3) Lampada a risparmio energetico
Cos’è: è un tipo di lampada fluorescente che si basa su un principio analogo dei tubi al neon
Pregi: consuma meno di tutte, un quinto delle lampade ad incandescenza e un quarto delle alogene, ora dispongono degli stessi attacchi delle vecchie lampadine.
Difetti: ha dentro mercurio poco smaltibile, è ingombrante, esteticamente non è il massimo, emette una luce incompleta, la qualità della luce si degrada velocemente, non sopporta l’accensione e spegnimento frequente, l’accensione è lenta e graduale. Riciclo difficile: nel milanese va portata alla ricicleria.
4) Luce a led
Cos’è: è costituita da componenti elettronici che generano la luce
Pregi: molto efficiente (più o meno come le fluorescenti) ma molto meno ingombranti di queste, più leggera e con accensione immediata.
Difetti: la luce che fornisce non è completa, è una luce fredda e poco intensa (ma in futuro potrebbe migliorare), è ancora molto costosa. Riciclo: il numero verde dell’Amsa nel milanese ha indicato, se sono un paio di lampadine, sacco misto, se invece sono tante, bisogna portarle in ricicleria.
Questo schema evidenzia un fatto: prima di tutto che bisogna trovare la lampadina giusta per il posto giusto. Osservando le caratteristiche elencate, dovremo scegliere la lampada alogena per quei locali della casa dove la luce si accende e si spegne di frequente ovvero es. bagno, ingresso, cantina, vano scale oppure per quelle lampade da lettura o da lavoro che richiedono una luce di qualità migliore, più simile al sole, per preservare la nostra vista. Invece potremo impiegare al meglio le luci a risparmio energetico negli ambienti dove la luce rimane accesa per molto tempo, quindi cucina, sala, camere.
C’è da dire una cosa: se guardate sui banconi di un centro commerciale, è già piuttosto difficile trovare una delle vecchie lampadine ad incandescenza. Non solo: in questi anni i prezzi, per quelle a basso consumo energetico, si sono abbassati, passando dai 20 euro ai 5 euro. Il più grande difetto delle lampade a basso consumo per ora rimane la qualità della luce che danno, una luce gialla che ci mette del tempo a diventare bianca, ma offrono un risparmio indiscutibile, ben al di sopra delle altre lampadine. Rimane, sia per le lampadine a risparmio energetico, sia per le alogene, una questione aperta: il riciclo, che di sicuro dovrà essere organizzato in altro modo e soprattutto, si dovrà capire come smaltire il mercurio che contengono.