Zucche di Halloween: secche diventano (quasi) eterne

Da qualche tempo si trovano anche nei garden oltre che nei supermercati: sono le cosiddette “zucche ornamentali” (quelle che gli inglesi chiamano “gourds”), dalle forme strane e bitorzolute. In genere non si mangiano, ma sono coltivate (si piantano nell’orto come le comuni zucche arancioni) e ricercate proprio per la festa di Halloween. Però per creare un bel cesto colorato, alla fine qualcosa si spende. E buttar via tutto dopo la festa è un vero delitto. Abbiamo un’alternativa: far seccare le nostre zucche. Ecco come.

Le zucche ornamentali possono essere infatti spunto per creare composizioni simpatiche in onore del giorno più spaventoso dell’anno che, pur non facendo parte della nostra tradizione, ormai si è conquistato un posto anche nel nostro calendario. Ma come far durare di più un bel cesto pieno di queste decorative zucchette? Si può provare a seccarle. Allora, ve lo dico subito: non è affatto facile 😀 Ma se volete cimentarvi, ecco le precauzioni da prendere.

Le zucche che si possono far seccare sono solo quelle piccole. Niente da fare dunque (eeeeh, lo so, ci speravate!) per quella gigantesca zuccona con la maschera che avete pazientemente intagliato… Quella purtroppo finisce nell’umido, perché presto marcirà. Invece quelle piccole si possono salvare perché contengono poca acqua ed è questo il segreto che le rende più adatte alla conservazione. Scegliete solo quelle che non hanno subito danni (botte, incisioni, fori, buchetti, ecc.) di nessun genere alla buccia, però.

Metterle dentro ad un cestino e lasciarle in un angolo può sembrare una soluzione: il problema è che presto la muffa comincerà a formarsi su quelle parti (come il fondo per esempio) che rimangono a contatto con il cesto. E’ infatti fondamentale, in questa delicata fase, che le zucche siano più possibile ventilate: in questo modo l’involucro esterno, poroso, potrà far trasudare l’umidità dall’interno che però, nell’ambiete giusto, si seccherà immediatamente, senza lasciar tempo alla muffa di proliferare. L’ideale è appendere le zucche con un filo legato al picciolo, senza danneggiarlo però: è infatti lui la garanzia dell’assenza di “porte” per l’entrata dei batteri.  Per la temperatura non ci sono problemi: anzi, meglio se il luogo dove le mettete non ha riscaldamento. Si possono mettere anche fuori ma lontano dalla portata degli insetti.

A volte capita che, nonostante tutte le attenzioni, qualche zucchetta marcisca. Scartatela subito senza pensarci due volte: una volta molli, non sono più recuperabili. Man mano che il tempo passa, potrebbe formarsi una patina bianca per la muffa. Don’t panic: passateci con decisione una spazzolina come quella per le unghie fino ad eliminarla. Fate solo attenzione a non schiacciare troppo la zucca mentre la “strigliate”, perché in quel momento sarà un pochino fragile visto che si sta svuotando all’interno.  Lo sentirete dal peso, che si alleggerirà ogni giorno che passa. Il colore tenderà in parte a sbiadire ma, una volta perfettamente seccate, potrete dare una mano di colore e anche spruzzarle d’oro o d’argento, per renderle più lucide e belle.

Per tutto il procedimento ci vorrà del tempo, a seconda della grandezza della zucca e delle condizioni di conservazione: mettete in conto almeno un mese o anche di più.  C’è di bello che, se vincete la sfida, l’anno prossimo potrete evitare di ricomprarle!