Arriva l’eco-pannolino: funzionerà?

E’ un movimento in crescita, quello dell’eco-pannolino per i bimbi, voce che preme pesantemente sul bilancio delle famiglie e sull’accumulo dei rifiuti che produciamo. I pannolini usa-e-getta in effetti costituiscono una fetta cospicua di rifiuti non riciclabili e ci mettono anni a degradarsi. E non costano affatto poco, elemento fondamentale soprattutto per una neo-famiglia. La soluzione che si sta diffondendo è il pannolino lavabile. Ma  funziona?

Pare che in Italia siano già parecchie le mamme che stanno adottando il pannolino lavabile per i propri bimbi. Del resto i pannolini da comprare per il nuovo nato sono davvero parecchi: stiamo parlando di almeno 5 cambi al giorno per buoni 2 anni… Invece di pannolini lavabili ne basta una buona scorta. A Concesio, un paesino alle porte di Brescia, entrando a far parte di “Pannolino Amico”, si riceve un kit completo di tre mutandine e 24 pannolini di cotone, da lavare in lavatrice e poi riutilizzare. A Brescia sono quasi un centinaio le mamme che sono entrate a far parte del progetto ma in tutta Italia si stanno portando silenziosamente avanti iniziative simili, alcune con forti sconti sui pannolini in stoffa.

Il problema in effetti è arduo. Le motivazioni per cambiare sistema ci sono e sono validissime ma il pannolino lavabile richiede più lavoro, l’uso di detersivi e l’impiego di energia elettrica per la lavatrice e il conseguente tempo di lavaggio e asciugatura. Facendo un conto costi-benefici bisogna vedere se può essere una soluzione praticabile per la vita moderna, oltre che per l’ambiente e per le tasche.

All’estero si guarda avanti, per esempio con pannolini creati in 3 parti di cui una compostabile, interna, perché fatta in cellulosa che si scioglie direttamente nel wc: sono i “gdiapers“. Vengono dalla Germania invece i pannolini della Moltex (www.bimbishop.it) che sono sì usa-e-getta ma fatti in materiali biodegradabili (cellulosa non sbiancata).