Nella corsa alla salvezza del pianeta, magari le lampadine sembrano una cosa piccola. Ma è invece proprio da quelle che possiamo iniziare. Nel nostro piccolo, nelle nostre case. La UE ha detto addio alle lampadine ad incandescenza. Il futuro quindi appartiene a quelle a risparmio energetico. E se le lampadine in questione fossero anche costruite con materiali riciclati, magari utilizzando pezzi di quelle che finiscono nella spazzatura?? Come “Ekò”, la lampadina riciclata. Ancora più ecologica e amica dell’ambiente perché meno inquinante. E si sa, meno rifiuti, più risparmio per noi!
E’ proprio “Ekò” la novità presentata da Wiva Group, azienda specializzata in materiali elettrici e illuminazione, in collaborazione con il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) al salone di Ecomondo da poco tenutosi a Rimini. Si tratta di una lampadina che viene costruita riutilizzando mercurio e fosfori dalle lampadine giunte al termine del loro ciclo di vita. Qualche pezzo di vetro, plastica e di metallo e voilà! E riciclata è anche la confezione in cui viene venduta.
E se tutto questo non bastasse, “Ekò” ha un altro pregio non da poco. Utilizza la metà del mercurio – meno di 2,5 mg, quindi meno della metà della soglia consentita per legge (5 mg) – rispetto alle comuni lampadine a risparmio, senza diminuire le sue prestazioni. Un altro aspetto non secondario è la durata: “Ekò” ha una vita di circa 10.000 ore, circa 7 volte maggiore rispetto alle lampadine normali.