Piogge invernali: piante a rischio “annegamento”

E’ un luuunghissimo autunno questo, particolare e piuttosto mite rispetto a come si vive di solito il mese di novembre al nord. Qualche gelata c’è stata, ma solo in alcune zone e di breve intensità: più che altro questi giorni si connotano come umidi e grigi. Secondo le previsioni meteo, il periodo che stiamo attraversando continuerà a risparmiarci il freddo più intenso. Gelo a parte però, in giardino c’è un nemico in agguato: la pioggia invernale.

Alcune piante fanno fatica a sopportare lunghi periodi sotto lo zero, come spesso capita nel milanese. Ma a parte il freddo, molte vengono uccise da un eccesso di umidità, tipica degli inverni della Pianura Padana. Adesso che le temperature permettono ancora di uscire in balcone o in giardino senza soffrire troppo, ricordiamoci di rinvasare le piante che stanno in vasi molto piccoli. Questi vasi, in genere pieni di torba se comprati in vivaio, si imbevono totalmente d’acqua. Di per sè, trovarsi totalmente “a guazzo” crea già un rischio di asfissia per le povere radici: l’acqua occupa tutti gli spazi nel terriccio ostacolando la presenza dell’ossigeno, e questo porta facilmente al marciume. Se poi questo non bastasse, tutta l’acqua si gela quando si abbassano le temperature sotto lo zero, soprattutto di notte e questo può dare il colpo di grazia alle piante più sensibili già in parte indebolite.

Utile dunque un rinvaso mescolando a del buon terriccio un pò di sabbia e argilla espansa sul fondo, in particolare per piante appena acquistate. Per le piante prettamente mediterranee (salvia, rosmarino, lavanda, echinacea ecc.) o che provengono da climi aridi, una buona soluzione, anche se un filo più costosa, è usare il terriccio da prato, in genere già addizionato a sabbia o perlite. Un buon drenaggio, da cui scorrerà via l’acqua in eccesso, è infatti essenziale per piante abituate a lottare con il secco e non con una palude padana, scongiurando la possibilità di perdere le nostre beniamine 😉