Il progetto proposto da Renzo Piano per utilizzare i novantamila alberi che Abbado ha richiesto come condizione per il suo ritorno a Milano piace al sovrintendente per i Beni Architettonici Alberto Artioli. Ma il “boschetto” non sarà più di fronte alla Cattedrale, come sembrava all’inizio.
Gli alberi, in questa nuova versione del progetto, verranno piantati dietro al Duomo, come un “muro verde”, occupando lo spazio di alcuni edifici che facevano parte dell’antico progetto della piazza ma che ora non esistono più. Di fronte alla cattedrale invece solo aiuole verdi, che incorniceranno la statua di Vittorio Emanuele. Gli alberi però creeranno comunque un viale alberato che, lungo via Orefici, via Dante e Piazza Cairoli, congiungerà il Duomo con il Castello Sforzesco e il Parco Sempione. Altre piante sono previste tra Piazza Oberdan, lungo Corso Buenos Aires fino a piazza Loreto. Anche Paolo Sarpi avrà i suoi alberi e la sua zona pedonale e poi le piazze di Gambara, De Angeli e Buonarroti. Intanto gli uffici tecnici di Palazzo Marino stanno facendo le opportune verifiche, volte a rendere il piano di piantumazione compatibile con cavi, condutture ed esigenze della grande città.