Google ha presentato, alla conferenza sul clima a Copenhagen, un software che permette di seguire, in tempo reale, la deforestazione del pianeta. In pratica dà la possibilità a chiunque si colleghi alla sua piattaforma tecnologica di stimare e valutare cosa sta accadendo ai polmoni verdi della Terra. Dove sta la vera forza di questo mezzo? Nella sua capacità di integrare le sue funzioni con le accuratissime mappe satellitari di Google Earth e nella possibilità di impostare dei parametri che mettano in evidenza i cambiamenti avvenuti a livello suolo in una precisa località in un dato range di tempo.
L’ultilità di questo software è indubbia e del resto, basta vedere qualche immagine di test per impressionarsi: le aree verdi del nostro pianeta sono cinte d’assedio, e spariscono a ritmi inaccettabili sia ad opera di multinazionali sia per la necessità di capitali dei paesi in via di sviluppo, nelle quali la maggior parte di queste foreste si trovano.
Una piattaforma come quella di Google ha un valore immenso per tutti, non solo per gli enti preposti alla salvaguardia del patrimonio naturale: i dati infatti possono essere verificati direttamente online. Perché, e qui sta una vera “perla”, Google dichiara che metterà a disposizione il potente strumento come un servizio no-profit. Certamente questo darà un grande ritorno d’immagine, ma sicuramente non molti altri farebbero questa scelta, visti i possibili introiti. Per ora siamo al prototipo in test ad accesso ristretto, ma il software sarà pronto entro il prossimo anno.