La “rosa di Natale” che fiorisce nella neve

Nel milanese le giornate si stanno raffreddando e la mattina è facile trovare campi e auto coperte di brina. Questi segnali ci avvisano che forse l’inverno sta cominciando a fare sul serio anche in pianura e che forse vedremo la neve anche quest’anno. Il giardino riposa ma c’è un fiore intrepido, che ama proprio il momento dell’anno in cui fa più freddo. Spesso anzi fiorisce in mezzo alla neve, tra dicembre e febbraio-marzo, nei boschi in montagna: è l’elleboro (helleborus niger) o “rosa di Natale”. E possiamo coltivarlo anche noi, godendo così di un gioiello unico nella stagione.

L’elleboro è una pianta elegante: crea grossi cespi di larghe foglie sempreverdi, coriacee e di un bel verde scuro che dà risalto ai fiori. Cresce assai lentamente e, proprio sotto Natale, si trovano in vivaio grossi esemplari ricchi di fiori bianco candido, a cinque petali. E’ un’erbacea perenne, vive dunque per molti anni ed è perfetta da tenere in piena terra in giardino o in grossi vasi. Quindi se vi regalano un esemplare, portatelo fuori all’aria aperta, dove i suoi fiori dureranno a lungo grazie al freddo: più è grosso il cespo di foglie e più corolle la pianta sarà in grado di produrre. Le esigenze di coltivazione sono poche e semplici: terreno calcareo, posizione semi ombreggiata, ottimo drenaggio (l’argilla espansa sul fondo è essenziale perché l’elleboro soffre molto i ristagni) acqua con parsimonia.

Nessun timore se gela o nevica: l’elleboro ama talmente queste condizioni di vita, che soffre (curioso, no?) nelle zone più calde della nostra penisola dove le temperature rimangono molto miti anche d’inverno. Un poco di cautela va mantenuta al nord durante le nostre estati siccitose e caldissime: annaffiature ridotte ma regolari, posizione ombrosa e più possibile fresca consentiranno alla pianta di superarle.

L’helleborus niger, nonostante il nome, è a fiore bianco ma sul mercato si trovano spesso incroci fra specie, soprattutto hellebori orientali (helleborus orientalis), che offrono varianti di colore affascinanti e fioriture un filo più tardive: i più classici sono gli “Spotted Hybrids“, con corolle punteggiate a contrasto. Esistono però anche splendide varietà a fiore doppio in tutte le sfumature dal verde al porpora. Va detto però, gli ellebori sono piuttosto cari: dai 7 euro circa fino ai 25, per gli ibridi più particolari. Un esempio? L’elleboro nero (helleborus ‘Black’), con corolle scurissime, in alcuni ibridi con riflessi quasi metallici come il ‘Blue Metallic Lady’. Un fiore nero in mezzo alla neve: una vera rarità!

Risorse in Rete:
Vivaio specializzato in ellebori: La Montà di Susanna Tavallini
Delabroye, ibridatore di helleborus, spiega come si creano nuove varietà. Ci vogliono ben 3 anni per vedere i risultati di ogni incrocio: guarda il video (in francese)