Il lusso diventa sostenibile: arrivano gli eco-gioielli

Si è aperta in questi giorni Pitti Uomo, vetrina fashion di alto livello, dove si presentano le collezioni che detteranno legge nella moda maschile per il 2010. E le tematiche etico-ambientali cominciano ad occhieggiare anche nel mondo dei beni di lusso. Dopo il cotone biologico, le stoffe “vegetali” create con bambù o legno, gli eco-anelli addirittura con il prato sopra, arrivano gli eco-gioielli. Gli “Ecojewel“, al loro debutto in anteprima a Pitti Uomo, si propongono come raffinati accessori di tendenza in un ambito che della sostenibilità non si è mai interessata.  Ma come sono fatti, questi gioielli “sostenibili”?

Gli ecojewel vengono creati utilizzando oro e argento riciclati ma non solo: le pietre preziose che ne adornano alcuni sono create in laboratorio. E c’è un plus. Gli ecojewel (www.ecojewel.it) sono un prodotto italiano, di un’azienda milanese, la Osano di Luca Ghelardi Tarducci.

Le pietre utilizzate dagli artigiani del Bel Paese si chiamano “ecogem” e arrivano dalla Svizzera: non sono però semplici copie dei minerali naturali, ma ne possiedono anche le medesime caratteristiche fisico-chimiche. Quindi nessun sacrificio di bellezza e una chiara indicazione per la moda del futuro, che dovrà preoccuparsi non solo di creare prodotti originali ma anche di impiegare materie prime e processi rispettosi dell’ambiente.