Nonostante siano alte pochi centimetri, è impossibile non vederle. Le coloratissime primule (tra cui quelle che portano il prezioso colore blu!) innondano in questo periodo i banconi dei garden e dei vivai con i loro fiori sgargianti. Resistenti anche al freddo intenso, offrono un vantaggio non da poco: possiamo piantarle in giardino o nei vasi sul balcone anche adesso che il gelo si fa ancora sentire.
Quelle che troviamo in commercio più spesso sono le primule polyantha, ma in realtà ne esistono moltissime specie e alcune di loro abitano i luoghi più impervi del pianeta. Questa loro caparbietà nella sopravvivenza fa di loro delle ottime candidate a condizioni artificiali come quelle in cui spesso le poniamo a vivere. Al contrario di ciò che a volte si pensa, infatti, le primule sono piante perenni, capaci di vivere per alcuni anni. La lunga e vivace fioritura che inizia proprio quando arrivano i primissimi raggi di sole della bella stagione è un pregio che poche specie possono vantare. Ideali per le ciotole o per le fioriere per la loro bassa “statura” (ma ultimamente se ne trovano anche a stelo alto), sono perfette per un anticipo di primavera in balcone o in piccoli spazi: avendo radici superficiali, non hanno infatti bisogno di tanta terra e con i loro fiori – ci sono anche gli ibridi a fiore doppio! – formano praticamente un bouquet. I colori poi si possono accostare con gusto, sia per una fioriera allegra e multicolore a tinte forti, sia scegliendo le sfumature più tenui e creando così un insieme più delicato.
Coltivarle è facile: sono piante frugali che amano una discreta umidità nel terreno ma non hanno grandi necessità di coltivazione. Del buon stallatico mischiato a terriccio universale va benissimo per nutrirle al meglio. Bisogna solo ricordare di posizionarle a mezz’ombra quando arriva il sole caldo. La primula infatti ama il fresco primaverile ma con l’estate spesso riduce al minimo le foglie, andando parzialmente a riposo, per poi riprendersi ad autunno, quando è in grado di dare ancora qualche fiore. I suoi nemici sono principalmente due: le lumache, ghiottissime delle foglie simili ad insalata, e il marciume a cui è soggetta se c’è troppa acqua. Il marciume è una minaccia difficile da vedere, quindi attenzione: controllate bene scostando i fitti steli dei fiori che non ci sia della muffa grigiastra all’interno del cespo, perché il suo attacco ne sancisce quasi inevitabilmente la morte. Un buon drenaggio di argilla espansa o ancora meglio un pò di sabbia o ghiaia mischiata al terriccio scongiurerà il pericolo.
Le primule polyantha non sono però l’unica scelta: scoprire altre specie può essere un viaggio intrigante. C’è la Primula auricula (nella foto), follia irresistibile per gli inglesi, che organizzano vere “gare di bellezza”. Forse per quella sua aria di fiori di bambola, qui da noi non ha mai avuto un gran successo. Invece è spontanea la primula veris, a fiori semiaperti dal delicato giallo paglierino: c’è un affascinante ibrido, Primula veris ‘Sunset shades’, che li fa arancio. Grande successo di vendite invece per la Primula obconica, perfetta se volete piante più grandi con fiori più alti. Una curiosità: sapevate che esiste la Rosa primula? I suoi fiori sono semplici con stami dorati e assomigliano appunto alla nostra protagonista, ma odorano di incenso!