Silvia dei Fiori, che cura la rubrica di flower design matrimoniale per il blog di Oggi Sposi, è l’autrice di questo pezzo in cui ci descrive le sue emozioni nel visitare la mostra dedicata ai fiori nell’arte, dal ‘600 a Van Gogh, in corso a Forlì, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa. Traspare da queste righe l’amore per le corolle e per il suo lavoro e volentieri le diamo spazio: questo suo viaggio ci invoglierà a seguirla, con la comprensione che la composizione floreale non è solo estetica ma anche storia e cultura!
E’ arrivata! La mostra che sognavo è arrivata finalmente. Per me che sono Maestra d’Arte Floreale la mostra “Fiori. Natura e simbolo dal Seicento a Van Gogh” allestita a Forlì nelle sale del Museo San Domenico è un sogno che si avvera ma per tutti coloro che amano i fiori è l’occasione per avvicinarsi ad uno dei capitoli più affascinanti dell’Arte Floreale, gli stili d’epoca… ed ecco che attraverso meravigliose opere, ci troviamo a cavalcare i secoli della storia dell’arte ma non solo… anche della composizione floreale.
E’ quasi un gioco osservare i dipinti , analizzare le tipologie di fiori, i colori utilizzati, la linea compositiva, i vasi, i dettagli e riconoscerne lo stile e l’epoca… si rischia di passare per esperti d’Arte ed effettivamente io esperta lo sono …ma …d’Arte Floreale! Sì perché… proviamo a pensare… da dove si possono trarre gli spunti per rappresentare un’epoca da interpretare attraverso i Fiori?… Ma certo attraverso le opere artistiche che vanno anche oltre al dipinto, partono dalle linee architettoniche, passano dalle scultura, dai bassorilievi, agli stucchi, agli affreschi, per arrivare ai dipinti che troviamo in questa bellissima mostra che dal naturalismo Caravaggesco ci accompagna in questo entusiasmante viaggio fino ai primi del 900.
Proviamo ad immergerci “nel secolo d’oro dei fiori”, tra il 600 e il 700, è il Barocco… cento anni di capolavori… la natura morta, le cui origini risalgono alla pittura fiamminga del cinquecento, ha come primo esponente in Italia il grande Caravaggio… la composizione floreale è influenzata dal crescente interesse per la botanica e per lo sviluppo delle scienze,le specie di fiori coltivati, ed ora anche importati da paesi lontani, vengono proposti fedelmente in numerosi dipinti, in alcune opere sembra che l’artista si sia divertito a inserire quante più specie possibili al fine di invitare l’osservatore a identificare ognuna di esse, la linea compositiva è più ariosa rispetto a quella del 500, più ”naturale” e meno rigida, i contenitori non sono più brocche o anfore adattate per contenere fiori, nascono ora contenitori espressamente creati per essi, vengono importati vasi dall’oriente e dall’Europa.
Nelle nature morte del 600 alla base dei vasi spesso vengono ritratti oggetti di uso comune, il fiore assume un valore simbolico, ad esempio, appassito, spesso presente in questi dipinti, ci rammenta la caducità della vita.
(Foto 1: Carlo Dolci, Vaso di fiori con Bacile, Foto 2: Mario Nuzzi con Filippo Lauri La primavera)
Tra la fine del 600 e l’inizio del 700 la morbidezza compositiva conquistata arriva alla sua massima espressione, le linee floreali si sviluppano in morbide curve sensuali, tutta l’esuberanza Barocca è ben rappresentata da composizioni opulenti e ricchissime, gli accessori inseriti nei dipinti sono ventagli, gioielli, farfalle o insetti, i colori vengono dosati con grande maestria, gialli, bianchi, rosa, arancio, verdi chiari in diverse tonalità e qualche pizzico d’azzurro, la composizione floreale inizia ad assumere anche un ruolo puramente decorativo.
(foto a fianco: RACHEL RUYSCH – Mazzo di fiori in un vaso e melagrane, 1715)
Spero di aver solleticato in voi un pizzico di curiosità, vi invito di cuore a visitare questa mostra che può essere un modo nuovo per apprezzare i fiori, e considerato il fatto che è attraverso il mondo dei fiori che mi sono appassionata all’Arte, spero che questa visita possa scatenare la stessa passione in ognuno di voi!
Silvia dei Fiori