E’ la disperazione dei paesaggisti cultori dell’adagio “Piante e buoi dei paesi tuoi” questo bell’albero, la Robinia, venuto dall’America a colonizzare i nostri incolti, sfuggendo di mano ai giardinieri. La si nota proprio ora, lungo le strade di campagna, perché ora é nel pieno della fioritura: dai rami pendono corti grappoli di fiori bianchi, che somigliano molto a quelli del glicine, che spandono nell’aria un profumo delicato ma intenso. Chissà, magari se i grappoli fossero dello stesso lilla del romantico rampicante, questo albero sarebbe molto più gradito! Intanto però questa fioritura così abbondante si presta ad un uso insolito: con i fiori di robinia infatti si preparano delle deliziose frittelle…
A crescita rapida e dalla salute di ferro, la robinia o falsa acacia fa veramente tanti fiori e in questo modo si assicura di poter spargere con abbondanza i suoi semi che hanno bisogno di pochissime risorse per germinare e diventare alberi dalla bella chioma verde smeraldo.
Non avremo quindi grossi problemi (attenzione alle api e alle spine, però!) a procurarci i bei grappoli bianchi da friggere in padella in olio bollente, magari scegliendo gli esemplari meno a bordo strada. Potremo offrire le nostre frittelle floreali agli ospiti più curiosi, magari accompagnate da un formaggio fresco oppure come dessert, condite con un filo di miele o presentate insieme ad altrettanto intriganti frittelle (o persino il gelato!) di fiori di sambuco: trovate la ricetta su Pronto in Tavola
Volete cimentarvi? Allora vi suggeriamo di seguire la ricetta di Albertone sul suo blog: basta guardare il risultato (nella foto in testa a questo articolo) per farsi venire l’acquolina in bocca! Farle è molto semplice: ricordate solo di raccogliere i grappoli in modo che i fiorellini siano ancora semichiusi. I cultori suggeriscono anche di evitare di lavare i fiori freschi (al limite passateli con un panno pulito), perché non perdano il loro dolce profumo. E buon appetito!