Chelsea Flower Show, la gara di giardini d’Europa

Il Chelsea Flower Show è un evento internazionale che coinvolge migliaia di persone: non è solo la più importante vetrina d’Europa per i progettisti di giardini che si sfidano in un’appassionante gara, ma è soprattutto una grandissima opportunità per artigiani e scultori, piccole aziende e laboratori. Qui c’è meglio della loro creatività “verde” e mai pensereste che al mondo c’è così tanto da vedere, creato dalle operose mani dell’uomo. Statue e sculture si mescolano al verde, alle piante e ai fiori in un unico incanto di bellezza. E la gente accorre a frotte. In Italia si vede questo pubblico solo ai concerti o alle partite di pallone… Ma ecco nel dettaglio come funziona esattamente questo incredibile evento.

Per il Chelsea Flower Show, che si svolge nel mese di maggio (quest’anno dal 25 al 29) nel centro di Londra, i biglietti vengono messi in vendita con un anno di anticipo e regolamente c’è il sold out per ogni giornata divisa in ben 3 fasce di entrata, dalle 8 di mattina alle 8 di sera. Non c’è pollice verde che resista al richiamo di questa manifestazione (Reali compresi) organizzata dall’RHS (Royal Horticultural Society), la più prestigiosa istituzione di giardinaggio del mondo. Protagonisti sono loro, i giardini. Ogni garden designer, supportato da uno sponsor (che può essere un ente, una grossa azienda, persino un editore, che ci mette i soldi) ha tempo un anno per allestire da zero, data un’area stabilita, un giardino che concorre per i vari premi, 3 assoluti, gli altri divisi per categorie tematiche. Personalità affermate, certo, ma anche giovani talenti si sfidano in una accanita kermesse, dove ogni fiore, ogni pianta, ogni pietra vengono singolarmente curati fino e durante le giornate di gara.

E loro, i garden designers, sono proprio lì, di fronte alle loro “opere”, a rispondere, ognuno a suo modo, alle curiosità e alle domande dei visitatori. Nel depliant che distribuiscono si trova lo schema di coltivazione del loro spazio, con specie e nomi delle varietà, così che ognuno possa, a seconda del proprio gusto e delle proprie capacità, carpire qualche angolo della loro inventiva e riportarlo a casa propria. Il Chelsea è proprio questo del resto, una festa dell’ingegno: impossibile restare delusi. Le soluzioni creative di questi spazi sono pensate per chi ha un giardino sì, ma anche per chi …non ne ha uno. Perché di fatto molti dispongono di un’area limitata e questo obbliga i progettisti ad inventare scenari innovativi e “concentrati”.

Quest’anno c’era anche Fiori&Foglie. Abbiamo così esplorato il variegato mondo verde “Made in Britain” scoprendo affascinanti interpretazioni moderne di spazi abitativi dove il verde diventa parte della casa, capace di crescere con essa, condividendo e rendendo “naturali” i luoghi in cui ci muoviamo e viviamo. Tra cascatelle su lastre di vetro, aiuole rialzate, sentieri di legno, berceau futuristici, in questi giorni vi racconteremo (e vi mostreremo) com’è andato il nostro primo “Chelsea”: intanto ecco i vincitori