“Salviamo Mina, la nonna di tutte le querce padane”: con questo motto viene presentato il primo “Sleeping help nature”, ovvero la veglia 24 ore su 24 di una delle opere naturali (alberi, boschi, ecc.) più antiche dell’intera Pianura Padana, per proteggerla dalla costruzione selvaggia. La prima a scendere in campo è Tessa Gelisio, la nota conduttrice Tv della trasmissione “Pianeta Mare”.
Ma chi è Mina, anzi nonna Mina? No, non si tratta della famosissima cantante ma più semplicemente di una delle querce più antiche dell’intero territorio. Un’opera naturale degna di essere tutelata al pari dei beni monumentali più rappresentativi del Belpaese, così come di diverse zone naturalistiche della Pianura Padana messe a rischio dalla costruzione selvaggia. Non si chiede il blocco delle opere che servono a modernizzare il Paese, ma più semplicemente una valutazione e una considerazione più attenta di dove e come si costruisce, al fine di poter coniugare e far convivere il progresso con il rispetto della natura e dell’ambiente.
Ecco perché dalle ore 11.00 di oggi, 1 giugno, Tessa Gelisio, la popolare giornalista e conduttrice televisiva, insieme ad altri ospiti illustri saranno al fianco della popolazione della zona per lanciare il primo “Sleeping help nature” italiano, ovvero un veglia ad oltranza, 24 ore su 24, per proteggere Nonna Mina da eventuali “attacchi” che possono essere fatti alla pianta da parte di chi vorrebbe avere libera licenza di costruire come e dove vuole.
Per la prima volta nella storia un prete benedirà una quercia secolare alla quale sarà dato il nome di Mina, in onore della grande e geniale Mina, la tigre di Cremona. La grande cantante è del resto entusiasta dell’iniziativa e con una lettera scritta di suo pugno ha espresso solidarietà per la sua omonima. Tessa Gelisio darà, quindi, il via all’iniziativa dormendo all’ombra della grande quercia, nella località Oppiazzi (frazione di Castelvetro Piacentino). Le tende, allestite per ospitare le persone che vorranno dormirci, rimarranno montate nei giorni, nelle settimane e nei mesi successivi, permettendo a chiunque di vegliare giorno e notte su Nonna Quercia. Mina diventa così l’emblema di un territorio che rischia di essere rovinato dalla costruzione del raccordo autostradale che dovrebbe collegare Castelvetro Piacentino a Cavatigozzi Spinadesco (CR).
Aggiornamento: qualche scatto dell’evento