A Orticolario Fiori&Foglie c’era: ecco cosa ci ha colpito

Orticolario, la manifestazione di Cernobbio in quello stupendo scenario che è Villa Erba sul Lago di Como quest’anno non ha deluso, anzi. Decisamente l’organizzazione ha fatto un passo in avanti rispetto all’anno scorso (in cui l’evento era totalmente compreso nel Padiglione-serra), con una grossa fetta di espositori all’esterno, scelta favorita anche dal meteo che, seppure a tratti nuvoloso, ha risparmiato la pioggia. Spunti interessanti non sono dunque mancati: varie cose ci hanno colpito (guarda la nostra fotogallery), sia in tema di piante che in tema di oggettistica e decorazione. Ecco quali.

Nel Padiglione centrale meritano una nota di merito le composizioni floreali (al contrario si potevano evitare le piante grasse dipinte, unica nota stonata). Gli allestimenti della Scuola Olandese erano veramente spettacolari, coinvolgendo spesso ciò che di meglio offre la natura in questa stagione unitamente a fiori di serra che mostrano l’eccellenza dell’industria del reciso di quel paese.

Interessante anche l’esposizione, in angoli scenografici, delle novità in tema floro-vivaistico di specie e varietà premiate (sia del 2010 che del 2009), come la più gettonata graminacea a spighe porpora, il Pennisetum setaceum ‘Rubrum’ ma a foglia variegata (Pennisetum setaceum ‘Skyrocket’) o una varietà di gerbera nana (Gerbera ‘Garnikki’ in foto), compatta e resistente fino a -5°C o ancora, un’ortensia con rami particolarmente robusti capaci di sorreggere bene le infiorescenze (Hydrangea macrophylla ‘Magical Revolution’).

Grandissimo lo sfoggio all’esterno di piante a fioritura autunnale, primi fra tutti gli Aster o settembrini (qui un consiglio per coltivarli), che davano spettacolo in tutti i colori dell’arcobaleno: fiori a ponpon, a corolla doppia, candidi come la neve, porpora o in ogni sfumatura di lilla-blu. C’era veramente l’imbarazzo della scelta, e molti visitatori sono usciti con carrelli strapieni e coloratissimi colmi di margheritine. Senza dimenticare le bacche: un classico quelle viola metallo della Callicarpa. Anche le foglie però davano il meglio, in particolare quelle dal sorprendente risvolto rosa amarena delle begonie resistenti al freddo (Begonia grandis ssp. evansiana) che occhieggiavano fra i fiori. Anche quelle delicate si facevano ammirare, come le varietà da mettere in capienti cestini appesi come Begonia pendula ‘Vivian’. Meno diffuso ma sicuramente curioso il fogliame in parata del Farfugium japonicum (in foto), veramente d’impatto con le sue grandi foglie verdissime. Su scala decisamente più alla portata di piccoli spazi, splendido anche il fogliame ritorto, e vistosamente striato di bianco, di una varietà di Tricyrtis (Tricyrtis ‘Imperial Banner’), erbacea perenne dagli incredibili fiori maculati che fiorisce proprio in questa stagione.

A proposito di piante per spazi contenuti, graziosa la varietà di ciclamino in mostra con le grandissime corolle (fucsia a contrasto con il calice) dolcemente a faccia in giù, dal nome molto glamour: Ciclamino ‘Fleur en Vogue’ (in foto). Passando all’oggettistica, ci hanno colpito le fantasiose casette per gli uccellini che arrivano dalla Svezia: piccoli palazzi, villette, condomini… Veramente impagabili. E per i pippistrelli? Non poteva mancare un angolo per loro, naturalmente a forma di castello: il “Bat Castle”

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