Un nuovo modo di concepire l’architettura si sta facendo strada da qualche tempo nel mondo delle grandi opere. Più attenta all’ambiente, eco-friendly come si dice adesso. E certo all’estero non perdono tempo. In Corea per esempio, a Seul, si sta progettando un incredibile ponte. Attualmente ce ne sono tanti sul fiume Han, che attraversa proprio il centro della città, ma il Nam June Paik Bridge di sicuro si distinguerà fra tutti: la sua realizzazione prevede, per ora solo sulla carta, un vero e proprio “ambiente” e per di più “sostenibile” nei consumi.
Il ponte insomma non sarà più un semplice collegamento tra due aree distanti di una città ma una costruzione complessa che prevede locali sfruttabili e spazi vivibili. Con tanto di piante, fiori, e giardini attraversati da piste ciclabili e camminamenti. E cosa più importante, l’energia utile per tutto questo, il ponte la prenderà in loco: la luce del sole grazie ai pannelli solari di cui sarà interamente ricoperto e l’acqua direttamente dal fiume.
Il Nam June Paik Bridge sarà lungo 1080 metri e la sua struttura si svilupperà su più livelli. Progettato da Plannig Corea, prevede anche un utilizzo multimediale delle grandi superfici a pannelli, su cui potranno essere proiettati video e immagini.
All’interno saranno presenti anche una biblioteca, un museo e un centro commerciale mentre servizi di trasporto supplementari troveranno posto su isole artificiali parallele collegate al ponte.
Del resto la capitale coreana è da tempo a caccia di record, anche per essere all’altezza della nomina di cui è stata insignita come Capitale del Design 2010. Celebre la Moonlight Rainbow Fountain, lunga 1.140 metri (da Guiness dei primati), che si getta dal Banpo Bridge sul fiume Han in un tripudio di scenografiche luci colorate.
Il sito degli autori del progetto: www.planningkorea.com