I mirtilli rossi? Fanno bene ai denti

Contro le carie dentali, la medicina scopre i mirtilli rossi, ovvero le bacche molto apprezzate in America dove sono note con il nome di “cranberries” (compaiono in salsa nel menù del ThanksGiving, il Giorno del Ringraziamento). Il Cranberry è un piccolo arbusto sempreverde a portamento strisciante che, dopo la gradevole piccola fioritura rosata a primavera, produce i suoi frutti, tondi e di un bel rosso acceso, molto decorativi, che maturano in autunno. A quanto pare queste bacche, da noi ancora poco diffuse e coltivate (si trovano più facilmente sciroppi e conserve di mirtillo rosso, più che la frutta fresca), hanno proprietà preziose per la salute dei nostri denti.

Secondo quanto emerge dallo studio pubblicato su Caries Research dai ricercatori della University of Rochester Medical Center (Usa) il mirtillo rosso contribuisce a ridurre la formazione della placca e a prevenire la formazione della carie. La ricerca, condotta su un gruppo di topi, ha dimostrato che le proantocianidine di tipo A, contenute nei mirtilli rossi, sarebbero in grado di distruggere gli enzimi glucosiltransferasi, necessari ai batteri per realizzare i glucani – le molecole che compongono la placca. Al termine dello studio è infatti emerso che i mirtilli avevano ridotto la produzione di glucani fino al 70% e, conseguentemente, di carie, fino al 45%, poiché i batteri, non essendo più in grado di nascondersi dentro la placca, sarebbero divenuti vulnerabili e meno pericolosi.