Sempre più persone sono costrette a cambiare l’auto, magari neanche tanto vecchia e perfettamente funzionante. La testimone e compagna di mille avventure, ahimé, non è più in linea con i regolamenti e le limitazioni del traffico, le toccherebbe dunque un amaro destino: essere sostituita. Ma quanto è ecologico buttare via un veicolo che con le opportune manutenzioni sarebbe in grado di percorrere ancora tantissimi chilometri, svenandoci per acquistare una nuova fiammante Euro 5, che però ci da esattamente lo stesso servizio? Ne abbiamo parlato con l’Ingenier Paolo Ballarini. Ecco cosa ci ha detto.
Riutilizzare, di fatto, è molto meglio che riciclare. E che questo è tanto più vero quanto più grosso e costoso è il “rifiuto”! All’oneroso acquisto di un’auto nuova esiste però un’alternativa. Montare un impianto. Dalle limitazioni alla circolazione sono infatti escluse le auto trasformate per circolare a GPL e a Metano, molto più ecologiche delle auto a benzina e diesel. In base a quanti chilometri si fanno, trasformare a gas la propria auto può essere anche un grosso affare, consentendo sostanziosi risparmi.
Con un calcolatore online si può facilmente valutare il costo dell’operazione. Certo, c’è qualche inconveniente da mettere in conto, come la difficoltà di trovare distribuitori (soprattutto per il metano) e qualche limitazione sul parcheggio, ma sono molto meno gravi che in passato.
Eppure molti preferiscono comprare un’auto nuova, con gli alti costi che ne derivano: sarà forse perché abbiamo un rapporto feticista con il cavallo di acciaio totem della nostra epoca e ci serve tanto una scusa per gratificarci con l’ultimo modello appena uscito? Ebbene, anche per questo c’è una soluzione.
Con una spesa ridotta rispetto ad una riverniciatura tradizionale, è possibile “ripellicolare” la propria auto (car wrapping), cambiandole completamente i connotati. Sul mercato sono disponibili materiali che garantiscono il risultato per molti anni. Si tratta degli stessi prodotti utilizzati per rivestire a scopo promozionale mezzi pubblici, treni e persino aerei. Proprio per questo le possibilità espressive sono molto maggiori di una riverniciatura, anche senza dover assoldare un artista dell’aerografo e anche senza eccedere in cafonaggine ed effetti “maranza”: è possibile cambiare semplicemente colore all’auto, interamente o anche solo in parte. Personalizzandola e rendendola unica. E quando la ripellicolatura non piace più, si può facilmente rimuovere, riportando la carrozzeria allo stato originale, o rinnovandola con diversi colori o effetti.
Questa operazione vale dunque un pensiero, anche se è chiaro, il gioco deve valere la candela: la macchina ideale da convertire deve essere in buono stato, sia come carozzeria che come meccanica, e non essere troppo vecchia. Questo per evitare che il costo più alto della manutenzione non renda poco conveniente l’eco-trasformazione.
Aggiornamento del 25/01/2011
E di sicuro siamo in tema: proprio in questi giorni a Milano il Sindaco ferma il traffico a causa dell’eccesso di PM10… Leggi l’articolo sul blog di Stradafacendo