A vederlo sembra un mandarino formato maxi oppure un piccolo arancio schiacciato. In realtà il “Tacle” che possiamo trovare sui banchi del supermercato sotto casa è un agrume ibrido, selezionato incrociando clementine e arance (clementina “Monreal” x arancia Tarocco). Già la Clementina a sua volta è frutto di un incrocio simile.
L’operazione è tutta italiana. Il Tacle è nato nel Centro di ricerca per l’agrumicoltura e le Colture mediterranee di Acireale (CT) ed è stato brevettato nel 2001 ma, da una piccola indagine, mi sono accorta che almeno a Milano il grande pubblico lo ha conosciuto piuttosto di recente.
I vantaggi del nuovo agrume sono parecchi: a partire dal gusto zuccherino all’aspetto, arancio intenso e lucido, alla consistenza molto piena e soda al tocco, fino alla comoda assenza di semi. Il tacle infatti è un frutto sterile perché possiede un corredo genetico triploide (tre cromosomi per ogni tipo). Essendo più grande di un mandarino (ma più piccolo di un’arancia), per le spremute ce ne vogliono di meno. La cosa si compensa con il costo, per quel che ho visto più alto di quello delle clementine. Ma considerando i malanni di stagione, ad una bella spremuta non si può dir di no! 😉