Sneakers usate? Piantiamole in giardino!

La nuova frontiera dell’eco-chic, le scarpe completamente biodegradabili. Per esempio, fino ad ora in che modo ci sbarazziamo delle nostre vecchie sneakers? Le buttiamo direttamente nel bidone dei rifiuti o, se sono ancora utilizzabili, finiscono in quei contenitori per la raccolta degli indumenti dismessi. Qualcuno invece ha pensato ad un destino più ecologico per le nostre scarpe da ginnastica, facendole letteralmente rinascere in… fiori e piante! Continua a leggere

Sanremo 2011 senza fiori: solo “bouquet della crisi”

La polemica si ripresenta, quest’anno come l’anno scorso: il Festival dei fiori si fa senza fiori. Unico spazio risicato per la loro presenza: i bouquet. Che però sono ben lontani dal rappresentare la famosa Sanremo, tradizionale patria di famiglie di vivaisti e dove spuntano serre ad ogni angolo colme di piante e corolle. Insomma, ci risiamo. Cristina Banaudo, presidente dell’Ucflor (Unione Cooperativa Floricoltori della Riviera) osserva: “Si dice sempre che i fiori possano creare problemi alle scenografie moderne. Io credo che un giusto equilibrio si possa trovare, e che i fiori si possano adattare alle tecnologie del 2000, basta volerlo tutti ed iniziare a studiare le soluzioni per tempo e non all’ultimo. Anche i fioristi sono artisti ed hanno evoluto le loro tecniche”. Insomma, i fiori non sono certo incompatibili con il design moderno.

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Il segreto della Coca-Cola: fiori d’arancio?

La leggenda vuole che la ricetta segreta della Coca Cola da oltre un secolo sia custodita in una cassetta di sicurezza di una banca forse americana, forse svizzera, protetta come se fosse il Santo Graal. Solo due dipendenti del colosso di Atlanta la conoscono. Due giorni fa una radio di Chicago, This American Life, l’ha resa nota al mondo. Ha informato i suoi ascoltatori di aver scoperto la ricetta segreta della Coca Cola, pubblicata integralmente sul suo sito. Nella ricetta compare anche la perfetta composizione del magico “Fattore X” che rende unica la miscela: che contempla l’olio estratto dai fiori dell’arancio amaro. Continua a leggere

Guerra delle rose tra le primedonne, vince Belen

Per omaggiare le dolci metà nella serata di debutto del Festival di Sanremo, i camerini di Belen Rodriguez  e di Elisabetta Canalis sono stati riempiti di rose. Ma di sicuro la “gara” floreale l’ha vinta la “squadra” di Belen: secondo Novella 2000, da Fabrizio Corona sono arrivate 400 meravigliose rose rosse. Il bel Clooney invece si è “limitato” ad una settantina di rose per la sua Elisabetta…

Chissà delle due bellissime, quale sarà la preferita dagli italiani sul palco dell’Ariston?

In aiuto delle rose arriva il …sedano!

Inserire un gene del sedano nel corredo genetico della rosa per permettere al fiore di difendersi meglio dalla botrite (Botrytis cinerea), una delle principali malattie di questo splendido ma cagionevole arbusto: l’idea è di un gruppo di studiosi della North Carolina University (Usa).

Alcuni patogeni fungini responsabili delle infezioni delle piante producono mannitolo, un alcol-zucchero che interferisce con la capacità della pianta di bloccare la botrite o “muffa grigia”, malattia che rende i petali molli e compromette lo sviluppo dei boccioli. Continua a leggere

Al via a Taranto il fotovoltaico “sottile”

E’ entrato oggi in funzione l’impianto fotovoltaico da oltre 3 MW posizionato sulle coperture dei fabbricati industriali di Taranto del gruppo Marcegaglia, frutto dell’accordo stipulato lo scorso anno tra l’azienda ed Enel. Il progetto, si legge in una nota, è tra i più grandi a livello nazionale su tetti con tecnologia innovativa, è stato realizzato in totale integrazione architettonica ed è dotato di innovativi moduli fotovoltaici flessibili a film sottile, in silicio amorfo. A regime, l’impianto produrrà oltre 3,7 milioni di chilowattora all’anno, sufficienti a soddisfare i consumi di circa 1400 famiglie evitando così, ogni anno, l’emissione in atmosfera di oltre 1900 tonnellate di CO2.

In Siberia si progetta “Ecocity 2020”, la città sotto la cupola

Per risanare la zona industriale di Mirniy nella Siberia orientale, si pensa ad una nuova citta’ sotterranea costruita in una cava dismessa: obiettivo del progetto ”Ecocity 2020” e’ di realizzare un’intera citta’ nell’enorme cratere profondo 525 metri e dal diametro di circa un chilometro ricoperta da un’immensa cupola fotovoltaica. Secondo i progettisti, gli architetti russi dello studio AB Elis Ltd, l’idea e’ di creare una nuova citta’ in armonia con la natura che sia ”al riparo” dalla dure condizioni ambientali della Siberia caratterizzate da estati brevi e molto calde ed inverni molto lunghi ed estremamente rigidi in cui le temperature arrivano a toccare i -50 gradi. Continua a leggere