Con l’improvviso arrivo del bel tempo e di un’anomala ondata di caldo primaverile, in molte regioni le mimose sono fiorite in anticipo di un mese rispetto alla tradizionale Festa della Donna dell’8 marzo.
”E’ il segnale piu’ tangibile degli effetti dei cambiamenti del clima”, osserva la Coldiretti sottolineando che ”il manifestarsi di eventi sempre piu’ estremi, dalle improvvise ondate di caldo in piena estate all’aumento dell’intensita’ delle precipitazioni ma anche gli sfasamenti stagionali, sono destinati a produrre conseguenze strutturali sull’attivita’ agricola. Si tratta di processi che – aggiunge la Coldiretti – rappresentano una nuova sfida per l’impresa agricola e per la ricerca, che devono interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.
Le temperature piu’ elevate delle medie stagionali non hanno conseguenze solo sulle mimose ma su tutte le piante, precisa la Coldiretti che avverte: ”il ritorno sull’Italia del brutto tempo con un brusco abbassamento delle temperature potrebbe trovare le piante prive di difese”. In particolare, ”i danni da gelo nei vegetali si manifestano soprattutto negli organi della pianta piu’ ricchi d’acqua come i frutti, i fiori, le foglie ed altri organi erbacei. Un pericolo che – precisa la Coldiretti – riguarda anche le piante coltivate che potrebbero essere colpite dalla recrudescenza del freddo nel momento piu’ critico con danni ingentissimi”.