Temperature ovunque sopra la media di circa 10-12 gradi: una primavera da record che sta determinando un’esplosione anticipata della natura anticipando la fioritura della vegetazione, il risveglio degli animali e la maturazione di primizie nei campi.
“La media mensile di aprile – dice Michele Brunetti dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr – normalmente oscilla intorno ai 18-20 gradi. Ebbene, rispetto alle temperature di questi giorni qualcosa di insolito c’e”. Una primavera così calda – osserva Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia – può indurre forti accelerazioni nel ciclo di vita della natura, perché animali e piante sono condizionati dal fotoperiodo. Cosi’, per esempio, ci ritroviamo già nella fase riproduttiva di molte specie, con una fioritura anticipata della vegetazione.
E, causa clima più mite in Italia, ricorda Enrico Alleva, etologo dell’Istituto superiore di sanità, alcuni uccelli ormai non se ne vanno più dal Bel Paese. Altri, come i rondoni, sono arrivati invece in questi giorni. Ma arrivano qui le brutte notizie: ”Questo caldo ad aprile – osserva Alleva – fa schiudere tantissime uova di insetti” innescando dei processi a catena a causa dell’imprevista abbondanza di cibo per le specie insettivore. Naturalmente il caldo produrrà – spiega l’etologo – ”un anticipo dell’arrivo delle zanzare”. L’antipasto di estate si fa sentire anche nei piatti: il caldo – fa notare la Coldiretti – ha velocizzato i processi di maturazione nelle campagne: molte primizie tra verdure e ortaggi – dalle fave ai piselli, dai carciofi a insalate e lattughe fino ai finocchi e alle fragole – campeggiano già sui banchi del mercato.