Graffiti di muschio


I graffiti che ricoprono i muri delle nostre città suscitano opinioni contrastanti. Street-art per alcuni, scarabocchi e degrado per altri, è comunque innegabile che siano ormai parte integrante del paesaggio urbano. Da qualche anno nelle strade delle metropoli americane sono comparsi però dei graffiti particolari, realizzati col muschio… Autore di questa street-art vivente è Mosstika, (moss è la parola inglese per muschio) ovvero l’artista ungherese Edina Tokodi che, con il suo collaboratore Jòzsef Vàlyi-Tòth, ha dato origine ad una sorta di green-guerrilla urbana.
Applicando il muschio su superfici di legno o di cemento, con la tecnica dello stencil, vengono create delle figure molto semplici di animali, persone e vegetali. Queste sagome, oltre a catturare l’attenzione per l’insolita realizzazione, attirano i passanti che spesso e volentieri si soffermano ad accarezzare la morbida superficie vegetale.

Al contrario dei comuni graffiti realizzati con la vernice, quelli di Mosstika hanno una vita limitata che dipende dalle condizioni atmosferiche del luogo anche se la stessa Edina ritorna spesso dalle sue ‘creature’ per fare piccoli interventi di riparazione.
I graffiti verdi di Mosstika sono apprezzati anche dalle amministrazioni locali.
Nel 2008 l’azienda di trasporti di Filadelfia, per incoraggiare la cittadinanza ad usare i mezzi pubblici, affidò proprio ad Edina Tokodi la realizzazione dei pannelli informativi che, grazie alla sua tecnica, riscossero un grande successo.
L’ultimo lavoro di Mosstika è stato presentato a giugno a New York nell’ambito del progetto The Purposeful Garden,  per il quale Edina Tokodi ha realizzato la sagoma di un enorme yeti ricoperta di erba che poteva essere utilizzata dai passanti per curiose fotografie.

Il sito di Mosstika: http://mosstika.com

Luisella Rosa