Alveari sui tetti della Borsa di Londra: nei prossimi giorni, 100mila operaie in maglia giallonera si mischieranno ai broker in doppiopetto e bombetta in un inconsueto esperimento di apicultura urbana. L’iniziativa è di Xavier Rolet, il capo della Borsa inglese, che ha la passione per l’apicultura: “E’ un piccolo contributo – ha spiegato – per arginare la misteriosa moria di api” che ha raggiunto livelli record, forse anche a causa dei pesticidi usati nelle campagne.
L’idea delle arnie urbane non è nuova e di recente fa parecchia scuola. Secondo Nicolas Geant, apicoltore francese che ha messo alveari sui grandi monumenti di Parigi come i tetti del Grand Palais, le api si ambientano perfettamente tra i palazzi e i grattacieli cittadini, dove trovano piante e fiori di balconi e terrazzi meno trattati di quelli coltivati nei terreni agricoli. La posizione della Borsa, in città dove le temperature sono sempre di qualche grado più alte che nelle campagne, dovrebbe aiutare le colonie a sopravvivere durante l’inverno. Il miele prodotto dalle “api borsiste” sarà un regalo aziendale marchiato LSE (London Stock Exchange) per le società quotate in borsa.