Mini-pond, il micro laghetto in un vaso

L’immagine dell’acqua di una cascatella o di un laghetto unita al verde delle piante ci regala subito sensazioni di freschezza e armonia, piacevoli soprattutto nei giorni afosi. Ma chi vive in città difficilmente può godere di tutto questo. C’è però una tendenza che da oltremanica sta lentamente prendendo piede anche nel Belpaese, che propone un’alternativa più “domestica” al classico laghetto da giardino: il mini-pond. Si tratta di un giardino acquatico in miniatura che si può creare utilizzando un vaso capiente e le piante adatte. Affascinati dal mini-pond, abbiamo interpellato un grande esperto di piante palustri, Roberto Pellegrini di Areapalustre.it, a cui abbiamo chiesto come si può realizzare un mini-pond sul balcone o sul terrazzo. E lui ci ha raccontato che…

La vita in un laghetto è ricca di interesse. Uno specchio d’acqua infatti attira e raduna una moltitudine di specie, vegetali e animali. In un vaso si può cercare di ricreare quel tipo di ambiente. Ma come si crea un mini-pond? Non basta infatti comprare qualche pianta a caso e metterla a bagno… Le cose vanno fatte con attenzione per creare un ambiente ospitale e salubre sia per le piante e persino, se le dimensioni lo consentono, per qualche pesce. Senza cura, il vostro mini-pond potrebbe trasformarsi in poco tempo in una “zuppa” d’acqua stagnante, ben poco decorativa e difficile da gestire. Ecco qualche dritta da Roberto per fare tutto al meglio…

DOVE METTERE IL MINI-POND
La posizione del mini-laghetto è molto importante: al sole infatti le piante fioriranno di più, ma d’estate l’acqua potrebbe diventare talmente calda da mettere a rischio i vostri ospiti vegetali e animali. Inoltre il sole accellera la formazione delle alghe, noiose e difficili da eliminare. Allora? Meglio optare per un compromesso: sole diretto al mattino e penombra per tutto il resto della giornata.

CONTENITORE PER IL MINI-POND: ATTENZIONE AL PESO
Per creare un mini-pond, potete usare mastelli e tinozze in plastica prive di fori, botti e tini opportunamente impermeabilizzati, vasche in pietra, vecchi orci in terracotta verniciata e persino secchi da muratore: devono essere impermeabili, in materiali atossici e resistenti ai raggi UV e, al nord, anche al gelo. Per poter accogliere una certa varietà di piante e qualche pesce, è consigliabile un’altezza media di almeno 50-60 cm ed un diametro di 60-70 cm, ma per un paio di piante acquatiche andrà benissimo anche un secchio o una bella ciotola. Se optate per qualcosa di capiente, prima di acquistare il vostro contenitore verificatene il peso una volta pieno d’acqua.

PIANTE PER IL MINI-POND
Un mini-pond capiente dovrebbe prevedere tre tipi di piante: galleggianti, sommerse e palustri. Ogni tipologia ha un suo ruolo nel piccolo ecosistema che andrete a creare. Le piante galleggianti danno ombra e rifugio a piccoli pesci, le sommerse ossigenano l’acqua mentre le palustri danno fiori e purificano l’acqua dalle sostanze di scarto. Tutte infine contrastano la crescita delle alghe assorbendo nutrienti dall’acqua. Immancabili le ninfee (esistono anche varietà nane o persino micro a cui bastano 15 cm di profondità) e i loti (sia nani che… enormi!).

COME COMPORRE IL MINI-POND
Sul fondo del mini-pond stendete uno strato di strato di ghaia o ciottoli. A questo punto sistemate le piante: quelle sommerse e le palustri vanno piantate in vasi di plastica o cestelli forati, utilizzando 2/3 di terra argillosa “di campo” e 1/3 fra sabbia non calcarea e terriccio organico. Una volta piantate, collocatele sul fondo coprendo però la superficie dei vasi con uno strato di sabbia o ghiaietto. Poi riempite il mini-pond con semplice acqua di rubinetto (puntate il getto verso una delle pareti per smuovere meno possibile il fondo) e lasciate depositare il tutto. NON aggiungete pesci: l’acqua deve “maturare” per una ventina di giorni, prima di poterli ospitare senza pericolo.

I PESCI PER IL MINI-POND
I pesci utili per un mini-pond sono di due specie, entrambi acquistabili in vivai specializzati o nei negozi di acquari:
gambusie, piccoli pesciolini poco appariscenti ma molto adattabili che si riproducono in fretta e resistono bene all’esterno, avidi di larve di zanzara – Per vasche tra i 30 e i 50 litri
pesci rossi a forma semplice (non quelli da acquario), robusti ma in grado di crescere fino a 30cm, richiedono dunque spazio e molto acqua – 50-60 litri ad esemplare (ma amano la compagnia!) ed una profondità di 60 cm per sopravvivere al gelo dell’inverno.

PER PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO
L’idea del mini-pond vi sta conquistando? Prendetevi il tempo che serve: valutate lo spazio che avete a disposizione, guardate le immagini di piante acquatiche e dei loro fiori in Rete. Se il vostro mini-pond non potrà essere molto capiente, scegliete 2 o 3 piante e circondate il vostro mini-pond con vasi di piante che avete già. Pensate anche ad una seduta lì vicino, in modo da poter godere dello spettacolo che vi offrirà: ambientare bene il vostro angolo acquatico lo renderà ancora più decorativo e riposante. Sarà bellissimo anche in giardino, dove attirerà ranocchie e farfalle. Occhio alle piante acquatiche, si “allargano” velocemente (in quel caso, sfoltitele) e i pesci hanno necessità precise che vanno rispettate: basta poco per perdere l’armonia e il relax che il vostro mini-pond dovrebbe invece regalarvi! E se volete saperne di più, ecco un altro aiuto da Roberto Pellegrini: scarica la sua GUIDA AL MINI-POND