Le città italiane si riempiranno di fiori? Una di sicuro, sì: Firenze. Che per il 2012 ha messo in conto una primavera ancora più esplosiva di quella di “test” fatta quest’anno. Con il progetto Invasioni botaniche, il Sindaco Renzi riempirà la città di colori e profumi. Solo un vezzo estetico, dicono i detrattori, soldi dei contribuenti buttati. Invece no, afferma l’amministrazione, ne trae beneficio l’ambiente e quindi la qualità della vita quotidiana dei cittadini tra le strade urbane. A conferma di questa convinzione, in questi giorni d’autunno saranno piantati nelle aiuole pubbliche 35mila tulipani, 5.500 iris e soprattutto WildFlowers, una miscela di fiori selvatici preziosi non solo per gli occhi ma per la loro capacità di attrarre insetti ‘benefici’ che aiutano a ricostruire la biodiversità perduta nelle nostre città. Tutte fioriture che i fiorentini vedranno il prossimo marzo.
Tanti fiori, e scelti non a caso. “Il tempo trascorso dall’autunno 2010 è servito per raccogliere informazioni essenziali per capire quali sono le specie di fiori più adatte per il nostro regime climatico – spiega l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci – E’ stato un anno particolarmente utile perché particolarmente siccitoso: i tecnici hanno potuto selezionare le piante più resistenti e che richiedono meno acqua, visto che non possiamo certo annaffiare tutti i 5 milioni e 500mila mq di verde di proprietà del Comune”.
“Oltre che dal successo in termini estetici – aggiunge il direttore dell’Ambiente Pietro Rubellini – siamo veramente felici perchè in piazza Alberti, in piazza Ferrucci ed al Piazzale Michelangelo è stata riscontrata una molteplicità di insetti e di piccoli uccelli insettivori che si sono soffermati nelle aree verdi, pur essendo queste incastrate in mezzo al traffico ed al cemento; una riuscita davvero inaspettata. Mentre il migliore esempio di riuscita anche estetica è nella grande rotatoria di largo Cappugi, in fondo a via Aretina”. “Queste aiuole hanno una funzione ornamentale ma anche una valenza ambientale forte – sottolinea l’assessore – e quindi possono diventare piccoli nodi di collegamento della rete ambientale urbana definita dal Piano Strutturale”. “Ora insisteremo con le bulbose – spiega ancora Rubellini – ed oltre ai tulipani pianteremo anche iris; di colore blu agli svincoli di Varlungo e multicolore nelle aiuole stradali. L’obiettivo è la creazione di uno stile nell’addobbo verde della città che si caratterizzi fortemente per la sua fiorentinità, uscendo dalla banalità delle sistemazioni stile “giardino fai da te” o peggio da “giardinaggio cimiteriale”. Uno stile che possa essere immediatamente riconosciuto da chi visita Firenze, ma che possa anche annunciare la propria città al fiorentino che ritorna”.
Per gli appassionati di giardinaggio, ecco la lista dei wildflowers utilizzati a Firenze. Fra le erbacee perenni, quelle che hanno avuto una buona riuscita sono Achillea, Anemone, Cisto, Gaura, Erigero, Lavanda, Nepeta (erba gatta), Salvia, Santolina, Sedum (borraccina), Senecio, Iperico, Verbena, Echinacea, Stachys, Perovskia; meno bene sono andati Delphinium, Liatris, Phlox, Kniphofia, Coreopsis, Hosta, Plumbago, Lillà della California, Peonia. Fra le graminacee, buoni risultati per Stipa, Penniseto, Imperata, Miscanto; meno bene Carex e Phormium.