Cala la sera e il parco secolare di Villa Erba si accende di giochi di luce: nel laghetto di fronte alla grande struttura a serra, tronchi infuocati sprizzano scintille tra le fiamme, si accendono torce targate “Orticolario” che fanno da contrappunto ad ogni sentiero, mentre grandi lampade cambiano colore nel buio tra gli alberi e nel prato eleganti sagome e forme scolpite in lamiera cor-ten, create dagli scultori de Il guardiano delle Acque, fanno intravvedere bagliori di fuoco. Con questo spettacolo, favorito anche dal bel tempo, si è chiusa la giornata inaugurale di Orticolario, mostra-mercato di piante e fiori che venerdì scorso ha aperto in pompa magna la sua terza edizione a Cernobbio, Como.
Durante le tre giornate, calda e piacevolissime, del weekend appena trascorso, un folto pubblico di oltre 18.000 visitatori si è riversato nel parco della Villa storica dove i protagonisti sono stati gli espositori di piante con le loro migliori produzioni: la manifestazione ne conta ormai più di 220, in cui sono inclusi un piccolo gruppo di vivaisti francesi tra cui il prestigioso Cayeux, noto creatore di iris da collezione. Paese ospite dell’evento la Svizzera, rappresentata da Jardin Suisse, l’associazione dei giardinieri professionisti del Canton Ticino. Presentata dal patron Moritz Mantero e da Alfredo Ratti, florovivaista di lungo corso, l’edizione di quest’anno ha avuto come tema il crisantemo, in mostra nel padiglione centrale con le sue numerose varietà, recise e in vaso, tutte da ammirare.
Splendido anche il giardino d’autunno, opera dell’Associazione florovivaisti lombardi e ticinesi, ricreato con la sua pergola nell’anello esterno della grande sala, in grado di mostrare le preziose armonie di forme e colori di questa stagione. Meno apprezzabile l’enorme gabbia con piante e Arara, i meravigliosi pappagalli amazzonici che però prigionieri danno tristezza. Meraviglia invece suscitava l’esposizione di Ratti, che quest’anno era interamente dedicata alle ortensie, in mostra con favolosi e massicci esemplari dalle nuances vintage assolutamente romantiche. Interessanti anche gli allestimenti con soluzioni per piccoli giardini, proposti dalla garden designer Barbara Negretti.
La novità di quest’anno ad Orticolario era l’illuminazione notturna, sperimentata per la prima volta ad una manifestazione di questo tipo: forse non adatta (o da potenziare) agli acquisti nel parco, è però sicuramente d’impatto e potrebbe rivelarsi un espediente utile ad incentivare la scoperta, da parte dei visitatori, degli espositori nei bracci del padiglione-serra, penalizzati durante le belle giornate. Orticolario dunque si conferma, anche e soprattutto per questa terza edizione, come un appuntamento imperdibile per i pollici verdi così come per chi ama l’oggettistica di buon gusto e l’arredo. Mai uguale a se stesso, Orticolario sorprende ogni anno con nuove proposte e idee del mondo del verde, in grado di interessare e accogliere un pubblico sempre più professionale e variegato, dando grande visibilità alle preziosità e alle eccellenze italiane di questo settore.